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I Simpson, il poker online e la sicurezza delle banche

jennifer-tillyIl creatore dei Simpson, Sam Simon, è un appassionato di poker ed anche nel 2011 non ha perso l’occasione per partecipare al Main Event WSOP: i soldi non gli mancano come l’amore per le carte. In passato ha prodotto una trasmissione televisiva sul cash game.

Anche per questo motivo, dalla celebre serie non poteva mancare una puntata dedicata al poker online: con la consueta sferzante ironia, gli autori dei Simpson si sono divertiti a scrivere un esilarante episodio, “Abie Gone”,  che vede coinvolta anche l’ex attrice di Hollywood, nonché poker player, Jennifer Tilly.

Homer, oramai sfiduciato dal sistema bancario americano, preferisce versare su un account di una poker room online, il fondo per il college di Lisa. Così la piccola Simpson decide di perfezionare la sua strategia ai tavoli online seguendo le indicazioni contenute in un video di Jennifer Tilly.

Con il sarcasmo tipico dei Simpson verso la società americana e alla luce di quanto successo negli States con il black-friday (che ha visto coinvolte anche diverse banche), con il clamoroso disastro finanziario di Full Tilt Poker, risulta ancora più pesante l’invettiva contro gli istituti di credito statunitensi. Una bella stoccata contro l'alta finanza ed il sistema bancario. L'episodio andrà in onda nella 24esima stagione della fortunata serie.

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homer-simpsonIl messaggio implicito è anche un altro: piaccia o no, oramai il poker online è un fenomeno di massa della società civile americana, soprattutto tra i più giovani, nonostante i divieti e le lotte feroci tra lobby. Sarebbe opportuno disciplinarlo (come sta accadendo in Nevada e nel New Jersey) per garantire un'opportuna tutela ai consumatori (ed in particolare ai minori), in modo tale da evitare precedenti spiacevoli come quello della red room.

Prima del venerdì nero erano 7 milioni gli statunitensi (secondo stime prudenziali) che almeno una volta al mese si divertivano ai tavoli virtuali delle poker rooms, con 1,6 miliardi di dollari giocati ogni anno. Come poter ignorare una passione così radicata? Anche a Springfield l'hanno capito...

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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