Una buona notizia rimbalza dall’isola di Malta: sarebbero stati sbloccati i fondi di Full Tilt Poker confiscati un anno fa - durante l’operazione ‘black-friday’ - dal FBI statunitense e dal Dipartimento di Giustizia (DoJ).
Responsabili di Pocket Kings (società di Dublino collegata alla red room con compiti specifici nel marketing) hanno contattato un vecchio e storico partner di Tilt: il sito tedesco (ma con sede legale a Malta) PokerOlymp che vanta ancora crediti per fatture emesse (e mai onorate) nel 2010 e 2011, in base a precisi accordi pubblicitari.
I manager di Pocket Kings, dopo mesi di sconfortante silenzio, si sono dichiarati disposti a saldare il conto. Il motivo è semplice: i dirigenti irlandesi hanno spiegato che il DoJ ha autorizzato lo ‘scongelamento’ di una parte dei fondi per saldare i vecchi debiti con i media ed i partner marketing.
C’è però un giallo che rileviamo: secondo quanto affermato da PokerOlymp, Pocket Kings Ltd sarà messa in liquidazione e il DoJ supervisionerà l’operazione. Il problema è che la società è irlandese ed il DoJ non ha alcuna giurisdizione al di fuori degli States. Con ogni probabilità i procuratori americani sbloccheranno i fondi e – in modo indiretto, con la collaborazione delle autorità irlandesi - controlleranno la delicata operazione.
Svincolati però dal destino di Pocket Kings, sembrano essere i fondi dei players, i quali dovranno rientrare nell’operazione di acquisizione di PokerStars.com. La trattativa è ancora in corso e un eventuale deal sarà formalizzato sotto la regia del Dipartimento di Giustizia.
L’ipotesi di accordo prevede la cessione delle attività (compreso il prezioso database) di Pocket Kings al DoJ, il quale si impegnerà a cederle a sua volta a Stars, rispettando determinate condizioni imposte dalle autorità di New York.
Pocket Kings sarà messa in liquidazione ma – in base a recenti indiscrezioni - , l’advisor finanziario di fiducia nominato da Stars, avrebbe rassicurato i dipendenti di Dublino: sarà fondata una nuova società che gestirà Full Tilt Poker, come marchio indipendente; sono previste parecchie riassunzioni. Non vi sarà quindi nessun accorpamento con il quartier generale dell’Isola di Man.
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