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Poker online: come tutelare l'ecosistema italiano

poker-equilibrioIl poker tricolore ha diversi assi nella manica per invertire il trend negativo intrapreso nel primo semestre del 2012,  e ridare slancio all’indotto dell’e-gaming. Abbiamo analizzato alcune delle possibili cause ma gli strumenti non mancano ai nostri manager per consolidare il business del poker nel nostro paese.

Poker Veloce
In primis, è attesa l'introduzione definitiva del poker veloce, una modalità che ha riservato sorprese molto positive: su alcune piattaforme .com il traffico è aumentato del 50% (con picchi del 40% per quanto riguarda la rake). Senza dubbio la novità ridarà ossigeno ai concessionari italiani. Sulla rete .com si iniziano a registrare i primi influssi positivi: la nuova versione del ‘rush poker’ è già attivo su diverse rooms ed - in questi mesi sperimentali - ha già incrementato il traffico mondiale di 2 punti percentuali (su base annua si era registrato un -16% di action, ad oggi stiamo assistendo ad un recupero repentino: -14% rispetto al 2011). La nuova modalità inoltre – secondo i più esperti manager - renderà l’azione più divertente e riuscirà ad attirare anche l’attenzione di nuovi gamblers (appassionati di casinò online etc).

Liquidità internazionale
La svolta però può arrivare dall’abbattimento delle barriere statali e l’apertura alla liquidità internazionale: le trattative sono in stato avanzato con la Spagna: l'obiettivo è creare un field condiviso. Richiederà un processo più lungo invece l'adesione della Francia e del Portogallo al progetto. Attenta osservatrice la Gran Bretagna (che impone una tassazione del 15% sul rake e dopo la Germania è il secondo mercato mondiale, visto che gli States sono fuori dai giochi) ma difficilmente si arriverà - in breve tempo - ad un mercato comunitario. In tutti i casi, dopo la riunione di Barcellona, gli enti regolatori partecipanti hanno previsto il coinvolgimento prossimo di altre nazioni. Si tratta di un processo a medio-lungo termine ma l’intesa con la Spagna potrebbe bruciare le tappe.

Ecosistema
Dell’importanza promozionale del live (per il coinvolgimento di nuovi appassionati e un ricambio generazionale) ne abbiamo già parlato diffusamente, rimane però la consapevolezza che il poker vive (per sua natura) di equilibri delicati, è un ecosistema sensibile dove i players amatoriali svolgono una funzione molto importante che è stata sottovalutata in questi primi mesi di cash game. Per questo motivo, come sta accadendo sui siti .com, è fondamentale tutelare questa categoria di giocatori. Troppi players hanno giocato a livelli che non potevano permettersi e sono andati in pasto a veri e propri ‘squali’. 

Microlimiti e players amatoriali
E’ oramai opinione comune – a livello internazionale – che le rooms devono adottare politiche volte a tutelare questa fascia debole di utenti ma al tempo stesso non discriminare i professionisti. Si tratta quindi di mettere in atto strategie volte ad alleggerire il ‘peso’ della rake ai microlimiti (in proporzione molto alta). Ma non solo: è fondamentale sviluppare client e lobby più accessibili, in modo tale da agevolare i giocatori amatoriali e rendere il gioco più divertente (e la modalità fast può essere d’aiuto). Alcuni network (Ongame e iPoker), sulla rete .com, addirittura hanno diviso i field ma in Italia non è proponibile una soluzione del genere, stante la liquidità limitata. Da non sottovalutare invece la modifica dei palinsesti con l'inserimento di più tornei con buy-in bassi, proprio per rendere il gioco soprattutto un divertimento. Nel lungo periodo questa politica pagherà... 

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Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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