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Pot Limit Omaha heads-up: i consigli di Ben Grundy

Ben 'milkybarkid' GrundyIl Pot Limit Omaha è una variante tutt'altro che banale, come sappiamo a maggior ragione per chi vi si approccia con un background fatto solo di No Limit Hold'em: quando si parla di heads-up questa affermazione diventa ancora più vera.

Quando si ha a che fare con giocatori principianti in questa specialità ad un tavolo full ring o 6-max, e questo capiterà davvero spesso per chi giochi a limiti medio/bassi, nulla vieta di adottare uno stile piuttosto conservativo basato su mani legittime, forti puntate e piatti incassati con regolarità, ma evidentemente questa strategia nel testa a testa non può pagare. Il perché ce lo spiega Ben Grundy, che in questa variante vanta molta esperienza, soprattutto per quanto riguarda il cash game.

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"In heads-up si arrivano a giocare circa tre mani su quattro, e in particolare da bottone un giocatore aggressivo aprirà dall'ottanta al novanta percento delle mani, quindi basarsi esclusivamente su una buona hand selection e sulla posizione non è sufficiente. In particolar modo i principianti, devono cercare da un lato di non sopravvalutare la forza delle proprie mani, dall'altro di adottare uno stile creativo difficile da fronteggiare".

Il bottone evidentemente resta sempre il migliore amico, così come rimane indispensabile il concetto di far finire tutte le proprie fiches nel piatto con draw che mirino al nuts e punti di forza adeguata, possibilmente capaci di redraw, ma ad esempio i range di 3-bet e 4-bet preflop si fanno molto più larghi e tenerne conto diventa indispensabile: "I range del PLO al giorno d'oggi si sono fatti molto larghi, potrete vedere giocatori finire all-in preflop con una mano come 7 8 9 10. Nonostante quindi i giocatori siano diventati molto aggressivi preflop fuori posizione, questo non significa che contro avversari in grado non abbiano la vita difficile".

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Ben Grundy, che gioca da tempo ai più alti livelli, lo sa bene: "Un giocatore capace continuerà comunque a mettervi pressione fuori posizione, perché sa che così facendo sarete in ogni caso costretti a mollare la presa su numerosi piatti. Contro i più aggressivi dovreste per questo chiudervi un po' dal grande buio, non giocando oltre il 60% delle mani, altrimenti vi ritroverete troppo spesso in difficoltà".

Un ultimo consiglio a chi si affaccia a questa disciplina è quello di giocare ben rollati e niente affatto money scared, visto che nel Pot Limit Omaha gli swing sono all'ordine del giorno e con buoni punti o bei draw bisogna essere pronti ad andare rotti senza troppe esitazioni: "Se floppate top set su un board dry e non siete più che felici di finire all-in con il vostro stack da 100 big blinds significa che state giocando a livelli troppo alti. Non abbiate paura quindi, neppure di affrontare avversari capaci, perché è l'unico modo che avete per diventare migliori".

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