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Brian Townsend, da grinder online a maratoneta nel Sahara!

Una delle componenti essenziali in un poker player è quella della sfida, con sè stessi prima che con gli altri. E' assolutamente in quest'ottica che va letta l'ultima "follia" di Brian Townsend, che si sta preparando per la Sahara Race, una delle più massacranti prove di corsa di resistenza.

Sette giorni di gara e 250 chilometri da percorrere in mezzo al deserto del Sahara, portando con sè in corsa tutto l'occorrente per la sopravvivenza tranne l'acqua. Una sfida da ironman, per la quale Townsend, noto da anni online come "sbrugby" e come "aba20", partirà insieme all'amico Deyl Kearin. "E' stato lui a parlarmi di questa corsa due anni fa, e allora gli diedi del pazzo solo per aver pensato di farlo. Invece, 4 mesi fa, sono andato io da lui, gli ho detto che ci avremmo dovuto provare ed ora eccoci qui", ha scritto sul suo blog Brian, che naturalmente si sta preparando con grande perizia.

"Oggi ho percorso 20 miglia in 3,5 ore", racconta  Brian, che afferma di non vedere l'ora che arrivi la partenza (fissata per il 28 ottobre, ndr) di questa corsa per la quale si sente sempre più pronto ed eccitato.

Brian TownsendLa corsa durerà 7 giorni, ma come scrive Townsend "in realtà sarà di 5, perchè gli ultimi due giorni copriremo fra le 2 e le 10 miglia soltanto". Un appuntamento, quello con la Sahara Race, che vedrà al via 160 concorrenti, provenienti un pò da tutto il mondo (nessun italiano, ndr). La corsa è parte della cosiddetta "4deserts", considerata fra le 10 più dure gare di resistenza al mondo dal periodico TIME, e giunta alla sua ottava edizione.

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L'attuale preparazione di Brian Townsend consiste, oltre che nel prepararsi alla corsa in senso stretto macinando chilometri, anche nel trovare il giusto set up fra abbigliamento e peso da portare nello zaino, e nell'abituarsi alle elevatissime temperature che troverà in Egitto. Per questo ogni giorno, al termine delle sue 20 o 30 miglia di corsa (in tuta da sci), Brian si sottopone a lunghe e bollenti saune. Inoltre, qualche giorno fa il poker pro ex della bella Kara Scott ha provato ad allenarsi nella Death Valley "La mia auto segnava 50° come temperatura, ma il sito web ufficiale dice che sulle dune su cui stavamo per andare a correre si raggiungono anche i 52-53 gradi!"

Una temperatura dura da sopportare, infatti "dopo 45 minuti mi sono dovuto fermare e camminare. Avevo bevuto tanta di quell'acqua che avevo lo stomaco pieno, ma mi sentivo ugualmente disidratato".

E poi c'è l'alimentazione, che riveste un ruolo fondamentale in una competizione lunga e sfibrante come la Sahara Race. Ma di questo, Brian Townsend ci parlerà al prossimo blog.

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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