Gus Hansen dà fuoco alle polveri nel giorno di Natale, e dal proprio profilo di Twitter lancia una provocazione che non mancherà di far discutere: il danese ha difeso Howard Lederer, lasciando intendere che tutti coloro che adesso lo detestano lo facciano perché condizionati da personaggi come Daniel Negreanu e Jason Mercier.
"Se il gruppo di coloro che odiano Howard Lederer facessero altrettanto con le banche o le compagnie di assicurazione proverei una qualche comprensione verso di loro - scrive Hansen - ma per come stanno le cose credo che dovrebbero darsi una calmata".
Gus, esponente di punta del nuovo team di Full Tilt Poker così come del vecchio, secondo alcuni scettici non sarebbe un buon giudice in questa occasione. Resta il fatto che non si ferma qui, e va a quello che secondo lui pare essere il nocciolo del problema: "Credete che le persone odino Lederer in quanto abbiano delle prove che abbia fatto delle scelte sciagurate, o perché Daniel Negreanu e Jason Mercier dicono a tutti di farlo?".
L'accusa non è di poco conto, e certo un personaggio come Daniel difficilmente vorrà far mancare una propria replica, ma c'è da dire che all'interno della community dei giocatori statunitensi c'è chi condivide in buona sostanza questo pensiero.
C'è insomma chi sostiene che nessuno sappia esattamente che cosa sia accaduto con Full Tilt Poker, e che quindi additare Lederer come unico responsabile non sia la cosa migliore. Altri sembrano più intransigenti, probabilmente anche perché a tutt'oggi non hanno rivisto il proprio denaro.
Forse Hansen sa qualcosa che non è di dominio pubblico, o forse semplicemente è in forte disaccordo con l'opinione dominante, che vuole Howard Lederer come uno fra i maggiori responsabili del collasso della poker room: resta il fatto che sembra non aver affatto gradito quella che a suo avviso pare essere giudicata come una sorta di "campagna d'odio", etichetta che certo Daniel Negreanu non vorrà vedersi lasciata addosso.