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Phil Ivey di nuovo HOT!

Da quando seguo Phil Ivey, difficilmente ricordo periodi negativi prolungati. Una delle caratteristiche che lo rende un vincente è quella di saper fare “overcoming”, cioè di dimenticare facilmente le batoste ricevute, e riprendere con tranquillità a macinare il proprio gioco...

Da quando seguo Phil Ivey, difficilmente ricordo periodi negativi prolungati. Una delle caratteristiche che lo rende un vincente è quella di saper fare “overcoming”, cioè di dimenticare facilmente le batoste ricevute, e riprendere con tranquillità a macinare il proprio gioco.
L’altro ieri, ad esempio, vi avevamo dato conto delle due sessioni negative avute contro Tom “durrrr” Dwan. Bene, puntualmente Phil non si è scomposto, e nel giro di una sessione si è parzialmente ripreso quanto perso 24 ore prima.

La sfida tra i due si è svolta sempre su Full Tilt, all’Ivey Thunderdome, HU PLO da $500/1000.

In una delle mani più interessanti Ivey, che siede in SB con $236.354, rilancia di pot mentre durrrr, in BB con $64.095 potreraisa a 9.000. Dopo il call di Ivey si arriva ad un flop rainbow, J A 9, e durrrr esce puntando poco più di mezzo pot, 10.300, instant raise di Phil fino a 48.900, e durrrr aggiunge i suoi residui 6.195 andando allin. Il susseguente showdown vede entrambi i giocatori con doppia coppia, ma Phil è in vantaggio avendo A 2 Q 9, mentre durrrr gira 9 8 T J. Tom rimane aggrappato alla mano anche grazie ai draw di scala e colore (runner runner), che gli lasciano il 38,41% di chances di ribaltare le sorti della mano. Ma, purtroppo per lui, dopo un T al turn che rinfocola le sue speranze, il river 3 lo condanna, consegnando a Phil un pot da 128.189$.

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A fine sessione, Phil potrà vantare un profitto di + 193.000$, praticamente metà della cifra (380.000) persa il giorno prima contro lo stesso Dwan.

Ecco infine la tabella complessiva dei risultati combinati (PLO+NLHE) ai tavoli high stakes di Full Tilt nella giornata di ieri

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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