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Sondaggio: cosa pensate del caso Partouche?

Foto ricordo dal Partouche 2009: da sinistra Gianni Giaroni, Eric Cantona, Patrick Partouche, Cedric Rossi e Jean Pierre Pasqualini (photo courtesy Partouche Poker Tour)Nonostante l'annunciata "fine delle trasmissioni", il Partouche Poker Tour continua a far parlare di sè, per il famoso tavolo finale del 2009 teatro di quella che - secondo molti - è una delle più clamorose collusion che il poker televisivo ricordi.

Non sono passati che due giorni da quando Alex Dreyfus, CEO di Global Poker Index, ha rotto gli indugi annunciando la sospensione di Jean Pierre Pasqualini e Cedric Rossi da tutte le classifiche GPI, al fine di proteggere l'integrità del gioco e dei principi di lealtà che dovrebbero soggiacervi.

Ma quello di Dreyfus è destinato a rimanere un gesto isolato, o avrà un seguito? E cosa ne pensa la grande massa, di questo provvedimento? Anche e soprattutto a causa della successiva dipartita del povero Gianni Giaroni (che di quella storia rimane la principale vittima), il pubblico italiano è naturalmente di parte. Inoltre i francesi non mancano quasi mai di prenderci di mira non appena ne hanno occasione, quindi una certa "soddisfazione" è quasi istintiva e per certi versi comprensibile.

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Non sarebbe però giusto fermarsi alla superficie dei campanilismi, pertanto noi di Assopoker abbiamo deciso di entrare nel dettaglio della vicenda, chiedendovi cosa davvero pensate di questo provvedimento, della sua reale portata e delle possibili ripercussioni.

RISPONDI AL NOSTRO SONDAGGIO SULL'ESCLUSIONE DI PASQUALINI E ROSSI DAL GPI PER LA PRESUNTA COLLUSION!

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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