Fa freddo in Svezia, al punto che su Svenska Spel - l'unico operatore autorizzato del Paese ad offrire il poker su internet - sono stati recentemente congelati quattordici account, appartenenti a giocatori fortemente sospettati di non essere altro che "bot", ovvero programmi illegali capaci di giocare ininterrottamente un poker non troppo profittevole, ma comunque marginalmente vincente.
In fondo, il principio dei "bot" è proprio questo. Ad oggi non ne esistono di vincenti in modo consistente, ma poiché un programma non ha bisogno né di dormire né di mangiare o di pensare ad altro che non sia il gioco del poker, ecco che la loro forza sta nell'enorme volume di mani giocate: tuttavia, una poker room seria proprio per questo non ci mette molto ad individuarli e fargli fare una brutta fine, come accaduto anche in questo caso.
Il tutto è partito dalla segnalazione di un giocatore, che in novembre aveva notato qualcosa di strano. La piattaforma ha quindi deciso di vederci chiaro, e indagando si è resa conto di un problema che investiva i tavoli di cash game dal NL50 al NL500, con la maggior parte delle vincite maturate negli ultimi sei mesi.

Anche se non è ben chiaro se gli account fossero riconducibili a soggetti collegati fra loro, ed in questa fase l'operatore ha deciso di non rendere noti i nickname, si parla di un bottino complessivo consistente, pari a circa 280.000 dollari. Ma la farina del diavolo anche stavolta se ne finirà in crusca, con anche il coinvolgimento della polizia.
Il denaro è stato infatti confiscato e sarà restituito ai giocatori danneggiati, proprio come accadde su PokerStars.com nel 2010 con giocatori cinesi accusati di collusion: in quel caso le indagini portarono al congelamento di 49 account, con la confisca di 2.100.000 $ e la loro restituzione a ben 25.000 giocatori, come ricorda PokerFuse.com.
Quando si tratta insomma di aggirare il prossimo ogni mondo ancora una volta è Paese, ma tra il provarci e il riuscirci senza vedersi bussare alla porta da un simpatico agente tutt'altro che in borghese come al solito ce ne passa.