Qualche giorno fa, sul podio del Super High Roller da €100.000 dell’EPT Montecarlo 2018 ci è finito anche Ali Reza Fatehi: un 3° posto da €669.920, che si aggiunge ad una serie di parecchi risultati importanti, raccolti dall’iraniano nel giro di un paio d’anni, periodo in cui ha vinto oltre $2,1 milioni.
Ma chi è questo uomo d’affari che ama giocare contro i più forti al mondo, lui che non è certo un professional poker player, e lo fa sempre con il sorriso sulle labbra? PokerNews lo ha intervistato proprio mentre si trovava a Montecarlo.
Un doppio terzo posto a Montecarlo
Si può dire che la “carriera” (le virgolette sono d’obbligo) di Ali Reza Fatehi sia iniziata proprio nel Principato, due anni fa, quando sempre nel Super High Roller da €100.000 arrivò un altro terzo posto, stavolta da €825.500.
“Quel torneo del 2016 fu il primo a cui io abbia partecipato con un buy-in così grosso – afferma l’iraniano – Non ricordo cosa successe: fui fortunato? Giocai bene? Non lo so. Stavolta è stato diverso, perché avevo molta più esperienza: non posso fare un paragone con il me stesso di due anni fa”.
E chissà cosa sarebbe potuto succedere, se Fatehi non si fosse visto voltare le spalle dalla Dea Bendata: “Contro Christoph Vogelsang ho perso una mano in cui non potevo fare nulla: avevo la scala nut al flop, lui aveva un progetto di scala colore a incastro e l’ha chiuso”.
I primi passi di Ali Reza Fatehi
Ma quando ha iniziato a giocare a poker Ali Reza Fatehi? Da giovanissimo, a quanto pare. L’iraniano ricorda di aver cominciato a giocare con il classico poker a cinque carte ancora teenager, per poi passare al poker messicano e infine al Texas Hold’em.
Il suo maestro? Farbod Goharbin. “Ho perso tutti i soldi che avevo nel giro di un’ora contro di lui. Poi però gli ho insegnato il blackjack e mi sono ripreso il maltolto!”, ha scherzato Fatehi, senza mai perdere il suo proverbiale buonumore.
Da quel viaggio di lavoro in Costa Azzurra nel 2016, Fatehi si è innamorato definitivamente del poker a due carte, e ha cercato di spingere molti altri iraniani ad avvicinarsi ai circuiti che contano. Grande amico di Hossein Ensan (vincitore dell’EPT Praga 2015), Ali Reza ha svelato:
“Cerco di invitare tutti i miei amici, li spingo a giocare. Non sapevo nulla di poker, e guardate dove sono arrivato. Dopo quel risultato due anni fa, se ci fate caso, tanti iraniani hanno cominciato a venire ai tornei. Possiamo farcela!”
Il suo segreto? Un sorriso che non lo abbandona mai
Quello che spicca seguendo Ali Reza Fatehi giocare è la sua voglia matta di divertirsi – guardare il PokerStars Cash Challenge per credere: “Negli affari, con la famiglia, con gli amici, quando gioco, sono sempre uguale: faccio battute e amo divertirmi. Non è solo nel poker, ma nella vita stessa: bisogna godersi ogni secondo, non voglio starmene lì seduto a giocare come un robot”.
Ma come mai, se gioca principalmente per divertirsi, lo fa negli High Roller popolati dagli squali più affamati in circolazione? “Perché amo sfidare i migliori al mondo. Preferisco giocare contro di loro perché così posso migliorarmi”.