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Double Attack Blackjack: a Las Vegas scoppia la mania per la nuova variante, con 2° bet in "posizione" sul dealer

A Las Vegas sta diventando popolare una nuova variante del blackjack: si tratta del Double Attack Blackjack, nata e cresciuta ad Atlantic City, in Nevada è arrivata per la prima volta a Downtown, nella zona dei vecchi casinò: ad offrirla per prima è stata la storica casa da gioco El Cortez,  famosa per offrire i migliori tavoli di bj della città.

E' l'unico casinò che propone anche il single deck e paga il BJ 3:2 e non 6:5.

Nell'ultimo anno il Bally's (di proprietà di Caesars Entertainment) è stato il primo a portarlo sulla Strip, la zona più nota e turistica di Sin City.

Le regole base del Double Attack Blackjack

Si gioca con 8 mazzi (questo particolare non piacerà sicuro ai card counter) di carte spagnole, ovvero il classico deck da 52 meno i quattro 10, quindi stiamo parlando di un totale di 48 carte nel mazzo.

Quanto pagano il BJ i casinò di Las Vegas

Il Blackjack paga a 2 nella maggior parte dei casinò. Non il massimo per i gamblers.

Qui c'è da aprire una piccola parentesi: in genere - come detto - il blackjack classico a Las Vegas ora è pagato 6:5, troppi casinò sono stati massacrati per via non solo dei contatori di carte ma anche da gamblers più preparati che fanno scelte matematiche (seguendo le tabelle) ai tavoli. In particolare, da quando è stata introdotta la versione single deck (amata dai turisti), è stata introdotta la regola svantaggiosa del 6:5 (una differenza pesante rispetto al classico 3:2).

La seconda puntata dopo aver visto la carta del dealer

La regola più importante è un'altra però e può riequilibrare in parte la partita. Dopo la prima puntata, il dealer mostra una carta, così il giocatore può fare una seconda puntata che non può però superare l'entità della prima. In questo modo il gambler si trova in "posizione" sul dealer, ovvero può parlare per ultimo.

Il giocatore può anche raddoppiare dopo lo split ma gli assi non possono essere re-splittati. Queste sono regole base ma sono variabili. Dipende sempre dall'offerta dei casinò che varia.

Su un discreto campione di mani è stato calcolato un house edge dello 0,62%, mentre in genere i players rilanciano il 58,3% delle volte.

Cosa pensano gli esperti

Abbiamo chiesto lumi ad un amico di Assopoker che ci dà il suo parere di esperto: Jerome Jozza è uno dei responsabili della scuola JCA Croupier (Jegas Casino Academy) in Italia ed a Malta ed ha notato questa nuova variante a Las Vegas.

Dove hai visto questa nuova variante per la prima volta?

Mi trovavo al Bally's sulla Strip e l'azione era molto divertente perché sapevi la carta del croupier prima di mettere la tua puntata.

In sintesi, spieghiamolo ai meno esperti: come si svolge la partita? Ci sono limiti sulla seconda puntata?

Prima fai una puntata, poi il croupier ti fa vedere la sua carta. A questo punto puoi valutare se fare una seconda scommessa: puoi bettare la  puntata minima prevista al tavolo oppure puntare di più, al massimo fino all'entità della prima bet.  Quindi se punti 100€ sulla prima puntata, nella seconda puntata puoi giocare min €5 max €100 dopo aver visto la carta del croupier. L'unica cosa è che il blackjack paga uguale, non viene pagato 3 a 2.

Il blackjack viene quindi pagato alla pari. C'è realmente maggiore o minore edge per il giocatore considerando tutte le dinamiche al tavolo?

Diciamo che oramai a Las Vegas tutti (o quasi) i casinò pagano 6 a 5 quindi... In tutti i casi potrebbe essere una buona condizione per  il giocatore perché già conosce la carta del dealer.

Se dovessimo usare un termine pokeristico possiamo dire che si agisce in posizione rispetto al dealer: è vero che parliamo per primi ma anche per ultimi. 

Facciamo un esempio: se giochi 25 dollari e il dealer ti mostra una figura sei libero di non mettere la seconda bet. Ma se il dealer mostra un 6, puoi fare la seconda puntata per un massimo di altri 25$.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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