Poker live
Daniel Negreanu appare convinto: in vista delle prossime World Series Of Poker il piano è quello di giocare meno per giocare meglio, in modo da cercare di ottenere un successo che ormai manca dal 2008, un digiuno fisiologico ma giudicato comunque eccessivo dalle sue ambizioni.
Per ottimizzare le proprie possibilità, il canadese ha quindi deciso di ridurre il numero di tornei da giocare, portandoli ad "appena" 19: inevitabilmente, a farne le spese sono stati gli eventi a buy-in minore e che registrano anche i field più numerosi. Daniel non si siederà infatti a tornei al di sotto dei 2.500 dollari, calcolando che spenderà complessivamente in buy-in 277.111 dollari.
Una fortuna, certo, ma grazie al suo principesco contratto con PokerStars non si tratta di un problema: "In tutto parteciperò a giusto sei tornei di No Limit Hold'em, ed in generale quasi tutti cominceranno nel tardo pomeriggio, consentendomi di riposare meglio e di avere in generale delle WSOP meno stressanti e più equilibrate che in passato".
Risparmiare energie fisiche e mentali sembra quindi essere un imperativo, così come spostare il focus sui tornei delle varianti di poker, dove i field sono più ristretti e la sua lunga esperienza può avere un peso maggiore, rispetto al No Limit Hold'em dove probabilmente paga comunque un dazio ai molti professionisti più giovani che hanno messo sottosopra i tornei di poker online.
Del resto, le WSOP per Daniel da qualche anno sono più una croce che una delizia: sebbene nel 2012 si sia potuto consolare con un tavolo finale ed un piazzamento nel Main Event, tanto nel 2011 che nel 2010 i risultati sono stati ben al di sotto dei suoi obiettivi, e così invertire la rotta in modo deciso diventa necessario, ma tutt'altro che semplice o scontato.
