Il bluff a Poker After Dark!
Chi ha giocato tante mani a poker sa che possono esserci delle situazioni in cui la mano che sembra a tutti gli effetti la migliore risulta poi perdente. Immaginiamo ad esempio di dover chiamare un all-in al river con in mano k q sul board 10 3 5 9 6 . Non ci metteremmo più di un secondo a effettuare il call, eppure potrebbe capitare che il nostro avversario abbia un a in grado di batterci.
Sono più rare le situazioni in cui un giocatore è convinto di avere la mano peggiore e poi, allo showdown, scopre incredibilmente di avere la mano migliore. È raro ma succede, come hanno potuto constatare gli spettatori di uno degli ultimi episodi di Poker After Dark durante un interessante confronto tra l'attore Barry Woods e il pro Brandon Cantu.
La mano tra Brandon Woods e Brandon Cantu
La mano inizia sui blinds 50-100. Barry Woods spilla 4 3 e rilancia a $200. Mike Matusow ha a 4 dal bottone e chiama, mentre Brandon Cantu alza comprensibilmente la posta a $1.200 con a k dal big blind. Woods opta per un call molto loose, mentre Matusow sceglie saggiamente di foldare dopo aver dichiarato: "L'istinto mi dice di rilanciare a $5.000, ma foldo".
Si giunge sul flop 6 10 5 , Woods ha ora un progetto di scala bilaterale, mentre Cantu non ha altro che A-high. Anche per questo, il giocatore che aveva 3-bettato decide di fare check. Lo stesso fa Woods in posizione.
Il turn è un 6 che accoppia il board. Cantu continua a fare check e allora Woods decide di puntare. Woods è un giocatore amatoriale e in questo caso lo dimostra puntando 4.000 sul pot di 2.675. Cantu chiama e ora entrambi hanno 8.000 davanti, meno della size del pot (circa 10.000).
Il bluff che è in realtà una value bet
Il river è un 3 , pertanto Woods centra una coppia. È la coppia più bassa del board, è apparentemente insignificante. Cantu fa check e Woods, convinto di non poter vincere allo showdown, decide di bluffare. Lo fa andando direttamente all-in per 8.000, senza sapere di avere in realtà la mano migliore.
Cantu non ha altro che un A-high ma effettivamente la condotta del suo avversario è molto sospetta, sembra quello che è: un bluff. Così, dopo averci pensato per diversi minuti, Brandon Cantu effettua l'hero call.
Woods è convinto di aver perso, gira le sue carte malavoglia. Ma quando Cantu vede il 3 capisce che il suo hero call, per puro caso, non ha funzionato: Barry stava bluffando, ma con la mano migliore.
Ecco la mano, commentata da Doug Polk: