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Vince 450.000 $ in 1 settimana: PokerStars lo banna

Il crimine a volte paga eccome, ma quando ci si addentra in una zona grigia fatta di espedienti più o meno illeciti il rischio che la farina del diavolo si trasformi in crusca è dietro l'angolo: lo ha scoperto a caro prezzo un giocatore di tornei del Kazakhistan, tale "Agrobot_388Z", passato ben presto dalle stelle alle stalle.

Il ragazzo, che dice di chiamarsi David, ha vissuto otto giorni assolutamente incredibili su PokerStars, arrivando prima secondo nel Red Spade Open - un torneo da 55 dollari di buy-in in cui in novembre parteciparono la bellezza di oltre 32.000 giocatori - e poi vincendo il Sunday Million appena una settimana più tardi senza neppure chiudere un deal. Bottino totale, 450.239 dollari.

Risultati del genere non passarono naturalmente inosservati a livello mediatico, ed evidentemente anche sull'Isola di Mann qualcuno ha deciso che valeva la pena vederci chiaro. Risultato, dopo tre mesi di indagini il conto è stato bloccato, e con esso sono stati congelati i 250.000 dollari che c'erano ancora sopra.

"Agrobot_388Z" vinse in questo Sunday Million oltre 224.000 $

Il ragazzo aveva già infatti ritirato 200.000 $ nel corso di questi mesi, lasciando comunque sul conto oltre la metà di quanto vinto. Ma di cosa è accusato esattamente questo giocatore?

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In sostanza, PokerStars ha trovato delle evidenze secondo le quali il suo conto gioco, assieme ad altri tre, fosse stato utilizzato da persone diverse dai legittimi intestatari: chiamato a dire se conoscesse questi giocatori e in quali rapporti fosse con loro, "Agrobot_388Z", si è limitato a dire di conoscere quei giocatori senza aggiungere altro, ma ribadendo che nessuno a parte lui avesse mai giocato col suo account.

Spiegazioni vaghe che non hanno convinto PokerStars, neppure dopo che - alla fine di febbraio - il ragazzo aveva sostenuto una video conference su Skype per cercare di chiarire la sua situazione. Anche perché, nel frattempo, è emerso dell'altro.

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In una delle e-mail inviate al ragazzo durante il periodo di indagini, PokerStars infatti scriveva: "Abbiamo le prove che il tuo account su Full Tilt Poker 'DDL666' ed uno degli account su cui ti avevamo chiesto spiegazioni su PokerStars si sono connessi dallo stesso posto e usando la stessa connessione internet, e ti chiediamo di darci spiegazioni su questo fatto".

Per tutta risposta, il kazako ha risposto che il giocatore a cui era intestato quell'account di PokerStars avrebbe potuto aver accesso al suo account di Full Tilt Poker, ma che in ogni caso questo era successo anni prima ed avrebbe violato nel caso i termini di servizio di Full Tilt Poker, e non di PokerStars.

La puzza di bruciato, nei confronti di "AgroBot_388Z", fra i giocatori su TwoPlusTwo era però cominciata già dallo scorso gennaio, quando arrivò secondo al TCOOP 11, un torneo heads-up da 215 dollari di buy-in per poco meno di 30.000 $.
Qualcuno faceva notare che questo giocatore prima della sua striscia vincente, appena qualche mese prima, giocasse tornei da due dollari e sit&go heads-up da non più di 15 dollari, e all'improvviso sembrava essere diventato un fenomeno inarrestabile. Soltanto la fortuna di un principiante in god run, o un più banale caso di account venduto ad uno o più professionisti di ben altro spessore?

"Agrobot_388Z" all'heads-up finale del TCOOP 11, giocato lo scorso gennaio

Evidentemente la poker room ha prove in mano sufficienti da ritenere che quest'ultima ipotesi sia quella corretta, ed appare uno scenario verosimile, visto che le risposte del giocatore alle precise domande di PokerStars sono sempre state piuttosto evasive e stringate: difficile immaginare che chi abbia 250.000 dollari congelati e sia innocente non scenda fino al più insignifcante dettaglio pur di avere il denaro indietro, non vi pare?

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