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Quando il nostro Asso-Jack manca il flop in un colpo a quattro. Cosa facciamo?

Asso-Jack
Asso-Jack al flop

Decision point con Asso-Jack 

In un torneo di no-limit hold'em, un giocatore apre da middle position e il giocatore che agisce da Hi-Jack chiama. 

Decidi di 3Bettare da bottone con a j {a-Clubs} {j-Diamonds} e il big blind, il giocatore da middle position, e l’Hi-Jack chiamano tutti quanti. 

Il flop è 9 10 4   {9-Clubs} {10-Hearts} {4-Spades} e l’action giunge a te dopo il check di tutti i tuoi rivali.

Cosa facciamo?

Il punto che potrebbe non mettere d'accordo chi ha giocato la mano e chi sta leggendo l'articolo, potrebbe riguardare la 3Bet al flop in un tavolo 8-Handed dove i range sono un attimino più chiusi.

Ma noi, ricordiamolo sempre, parliamo della mano "as played", per cui ci limitiamo a capire quale mossa è più corretta nel momento in cui viene tagliata da LearnWPT.

Dopo la nostra 3Bet preflop da bottone, siamo stati chiamati da tre avversari, incluso un cold call dal big blind.

Per impostazione predefinita, optare per una continuation bet in bluff contro tre avversari, non ci porterà mai un profitto a lungo termine. 

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Ogni avversario in più al flop aumenta la probabilità che la nostra c-bet venga chiamata o, nel peggiore dei casi, rilanciata.

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Inoltre, questo tipo di texture del flop favorisce i callers impegnati nella mano piuttosto che il three-bettor. 

I range di combo dei nostri avversari includono molte più mani che si connettono in maniera minima a questo board.

Guardando la nostra mano, invece, sia il nostro range di 3Bet da bottone che la mano in oggetto, non si collegano altrettanto bene a questo flop.

Asso-jack al flop

Questo svantaggio di range, rende le c-bet ancora meno profittevoli di quanto già non lo siano contro tre avversari.

La nostra migliore opzione è fare check al flop e spesso passare a una puntata standard sulla maggior parte delle carte al turn.

Il check è la migliore giocata qui.

Poker e Sport Editor
Io sono Andrea Borea, sono nato nel marzo del 1973, e non vengo propriamente da una formazione umanistica, visto che i miei hanno sempre spinto per dare seguito agli interessi di famiglia. Dopo aver fatto per qualche tempo ciò che essi mi consigliavano, Assopoker divenne la mia vita, prima che mi chiamasse Luca Pagano per collaborare al sito PokerPoker.it e dare vita alla Pagano Events. Sono stato il primo a bloggare il Main Event delle WSOP per l’Italia da Las Vegas, nel 2008 e nel 2009. Collaborai alla stesura di due collane, “Lo sport del Poker” e “I segreti del Grande Poker”, entrambi per la Gazzetta dello Sport, sempre per Gazzetta cominciai a scrivere per un paio di anni articoli di Texas Hold’Em, prima di passare in pianta stabile con PokerStars.it. Da 6/7 anni, scrivo per ItaliaPokerClub, BetFair, PokerStarsNews, PokerStarsLearn, Ludos Academy.
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