Una notizia ha scosso l’industria dell’e-gaming nel week-end: PokerStars e il gruppo canadese Amaya Gaming Group (proprietaria di Ongame Network International) stanno valutando un’ipotesi di fusione tra le due società. Un'operazione che se dovesse andare in porto, potrebbe segnare una nuova era nel business del gioco online.
Una vecchia foto di Isai Scheinberg, fondatore di PokerStars e di Rational Group
Ma procediamo con ordine: venerdì, le azioni di Amaya Gaming Group sono cresciute del 14%. Le voci raccolte da CalvinAyre però all'apparenza non sembrano molto credibili: sarebbe Amaya ad avere il controllo del nuovo gruppo post fusione.
In realtà, qualche mese fa si era ipotizzato questo scenario dopo che la Gaming Commission del New Jersey aveva negato la licenza a PokerStars, per i noti problemi legali pendenti tra Isai Scheinberg e il Dipartimento di Giustizia statunitense. Le strade e le alternative sono limitate: il fondatore di Stars o si presenta davanti ai giudici di New York per chiarire la sua posizione nel processo sul Black Friday, oppure può dire addio ai nuovi mercati nord americani.
Un ostacolo che ha messo la famiglia Scheinberg - con ogni probabilità - nella posizione di valutare anche una futura cessione del controllo di Rational. Perché per le autorità del New Jersey, il nuovo ruolo di consulente di Isai non offre garanzie, considerando che la proprietà rimane sempre nelle sue mani.
Sappiamo benissimo, che dietro a queste motivazioni formali, vi è una strategia precisa da parte dei concorrenti, in particolare sono i casinò del New Jersey e del Nevada che non vogliono la presenza ingombrante della prima room mondiale, all’interno dei nuovi mercati. Chiudiamo però questa parentesi e concentriamoci sull’ipotesi di fusione.
Amaya è una società quotata in borsa, al contrario del gruppo dell'Isola di Man. L’unione tra le due multinazionali potrebbe mischiare le carte e avvicinare PokerStars ai mercati statunitensi. Bisogna capire però in base a quali condizioni concluederanno l'accordo.
Gli analisti non reputano credibile un'acquisizione diretta di Amaya nei confronti di Rational Group per un semplice motivo: negli ultimi due anni la società canadese ha fatto molte acquisizioni (compresa quella di Ongame Network per mano di Bwin-Party) ed ora la sua capitalizzazione sul mercato si aggira intorno ai 500 milioni.
Per questa ragione un'operazione del genere sarebbe molto rischiosa per Amaya, con un indebitamento pericoloso. Rational Group è una società a capitale privato: non essendo quotata, è difficile poter dare una valutazione al gioiello della famiglia Scheinberg, ma il gruppo dell’Isola di Man, solo per rilevare Full Tilt, dovette sborsare oltre 700 milioni di dollari.
Più probabile che vi sia uno scambio di quote, con la possibilità da parte di PokerStars e della red room di poter operare in New Jersey, attraverso questa nuova partnership che porterebbe la famiglia Scheinberg ad operare nel gaming a 360 gradi, anche nel mercato dei casinò live.
Al momento, il portavoce di Rational Group Hollreiser e il CEO di Amaya, David Baazov, hanno preferito entrambi non commentare i rumors.