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PokerStars chiede una concessione online per i casinò in Italia

Rational Group, proprietario dei brand PokerStars.it e FullTiltPoker, ha presentato una richiesta formale ai Monopoli di Stato, per ottenere una concessione in vista dell'offerta dei casinò online in Italia. 

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La stessa identica domanda è stata presentata la scorsa settimana in Spagna. Un portavoce di PokerStars, interpellato da PokerFuse, non hanno voluto commentare l'indiscrezione. E non è ancora chiaro quale sarà il brand utilizzato. 

In Spagna e Italia è attivo solo PokerStars ma, a livello strategico, il marchio scelto per il mercato dei casinò online è FullTiltPoker. 

Rational Group non ha mai voluto coinvolgere la red room nei mercati regolamentati per non dividere la liquidità interna, ma nei casinò le logiche e strategie possono essere diverse.

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Le novità non sono finite per Rational Group che vuole, a breve, lanciare anche un prodotto per le scommesse sportive (Amaya Gaming ha già software e piattaforma per il betting). 

Nelle sedi di Dublino e dell'Isola di Man, il personale è già stato avvisato su questi recenti sviluppi e sono già state programmate delle riunioni per avviare questo nuovo business legato alle scommesse.

In Francia, è vietato giocare ai casinò online ma è consentito scommettere sul web: la rivale Winamax da un mese si è attivata sul betting, ottenendo già ottimi risultati. La volontà di David Baazov, nuovo amministratore di PokerStars e FullTilt è chiara: online non si punterà solo sul poker.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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