Dalla tappa EPT di Montecarlo, Daniel Negreanu torna a scrivere nel suo blog esponendo le sue ultime riflessioni sulla differenza tra poker live e poker online e su quanto sia importante saper distinguere il proprio modo di pensare in ciascuno dei due giochi.
"Mi trovo a Montecarlo e sto smaltendo un po' il jet lag. Fortunatamente non giocherò fino al day 1B sicché spero che di qua ad allora avrò il tempo necessario per riposarmi ed essere pronto quando sarà il momento di giocare. Recentemente mi sono trovato a scambiare qualche email con Crandell Addington, per un confronto di idee nel quale è intervenuto anche Doyle Brunson.
Da entrambi loro ho potuto ricavare alcune piccole verità del poker che finora avevo sottovalutato. Sono stato sempre pronto a lodare le preziose conoscenze dei giocatori online, ma nel fare questo potrei avere sottostimato il valore dell'esperienza live, e le grandi differenze che intercorrono tra i due tipi di gioco.
Ho avuto questa grande rivelazione sulla mia pelle, durante il day 2 del campionato WPT. Ho assistito a una mano tra James Mackey e Phil Ivey, e quando Mackey ha puntato al river l'ho osservato a lungo e ho percepito che fosse in bluff. La mia conclusione non nasceva dal modo in cui Mackey stesse giocando la mano, ma da qualcosa d'altro. Ivey ha callato, molto debolmente dovrei dire, per poi scoprire infatti il bluff di Mackey.
Circa venti minuti dopo, mi sono trovato a contendermi un piatto con Mackey. Dopo il mio check al river, lui è andato all in. Il mio primo istinto è stato quello di ritenere che stavolta avesse il punto. Nel mio giudizio non mi basavo sul modo nel quale aveva giocato la mano, ma su altre considerazioni. Ho finito però con l'ignorare la mia lettura, l'ho messo in un range di mani possibili e, visto che secondo le mie previsioni ero comunque davanti al suo range, ho fatto un call che almeno sulla carta sembrava giustificato.
Purtroppo, nonostante fidassi sulla mia abilità di giocatore, mi sono trovato ad analizzare la mano in due maniere differenti e questo mi ha portato a fare un colossale errore. Lui si è preso il piatto e ha azzoppato la mia corsa.
Avendo giocato molto online, negli ultimi tempi, la cosa che ho trovato più difficile è stato di riuscire ad applicare nei tornei live quel che ho imparato su PokerStars. Questo fatto mi ha molto disorientato, portandomi a trascurare ciò che stessi facendo. In effetti, a volte risulta assai difficile riuscire a separare nettamente i due stili di pensiero, ancor più per me che mi ritengo piuttosto nuovo nel gioco online.
Ci sono ancora tre o quattro mani chiave che ho giocato nel day 2 del torneo e che sono finite malamente per via della mia confusione nel mescolare i due mondi, quello live e quello online.
Ora avendo superato il day 1 il 100% delle volte quest'anno, devo notare che nei day 2 - vuoi per sfiga o per qualche lettura sbagliata - ho dovuto sempre faticare. Ho passato parecchio tempo a rifletterci sopra, e ci sono un po' di cambiamenti che intendo mettere in pratica per aiutarmi a restare concentrato sul momento, un po' più di quanto non abbia fatto finora.
Ho promesso a quello straordinario commentatore NAPT/EPT che è James Hartigan di arrivare al tavolo finale qui a Montecarlo. Perciò dovrò fare del mio meglio per giocare bene!
Ps. Questo è il mio ultimo viaggio prima delle WSOP. La grande sfida mi attende e sono come sempre eccitato di far parte della battaglia. Tra i prossimi impegni in programma ci sono il Big Game di PokerStars.net ai primi di maggio, poi giocare uno o due degli SCOOP events di PokerStars e subito dopo giocare almeno un 36 buche di golf prima dell'evento WSOP.
Non ho ancora deciso se buttarmi in una serie di side bet con Erick Lindgren come ho fatto l'anno scorso. E' stato veramente faticoso. Penso che farei meglio a prendermi impegni meno estenuanti per concentrarmi invece sugli eventi delle varie discipline con buy-in dai 10.000$ in su.
D'altra parte, ho ancora due scommesse sui braccialetti. La prima, tuttora in corso, è con Phil Ivey su tutti i tornei che giochiamo; mentre anche per quest'anno, ho fatto una scommessa con Tom Dwan sulla vincita di un braccialetto, con l'accordo che se entrambi ne vincessimo uno, la scommessa finirebbe pari".