Di solito, slowplayare una mano nel cash game non è considerata una buona idea: spesso si perde valore, e magari si concedono pericolose free cards. Esistono però le eccezioni, come ci mostra Reid Young.
La mano seguente è stata giocata da un utente di 2+2 al NL400. Sul nostro avversario non abbiamo particolari informazioni, se non l'impressione che si tratti di un player solido, che decide di aprire il gioco da under the gun a 12 dollari. Noi siamo sul grande buio, e chiamiamo con a q .
Il flop è a j 2 , e hero decide di check/callare una puntata di 20 $ su un piatto di 26. Il turn è la q , ed anche su questa street hero check/calla una puntata vicina all'ammontare del piatto. Al river, quando cade il 9 si presenta lo stesso copione: hero check/calla una puntata di 140 dollari su un piatto di 176, e vince la mano.
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La domanda è, avrebbe dovuto rilanciare al flop, o magari al turn? Secondo Reid Young no, scopriamo perché.
"Una mano come AJ rientra pienamente nel tuo range - spiega - quindi check/raisando finiresti per rappresentare un range molto forte, rendendo difficile estrarre valore dal nostro avversario rispetto a quando check/calliamo".
Secondo Young il fatto che il nostro avversario punti con size importanti non è necessariamente indice di forza, in quanto su questo board il nostro range è generalmente debole: "Una ragione per cui scegli di adottare questa linea con una mano come a q , è quella di avere alcune mani sottorappresentate che rendano più difficile per il tuo avversario puntare per tre street con un range troppo ampio".
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Se infatti su un flop simile rilanciassimo tutte le mani come a 10 e superiori o tutti i draw più forti, ecco che il nostro range di check call su più streets sarebbe troppo debole. Se invece il nostro avversario scopre che siamo in grado di check/callare per tre streets con alcune mani forti su un certo tipo di board, quando adottiamo la stessa linea con mani più deboli risulteranno più "protette".
Reid dice che forse si potrebbe rilanciare al turn, ma che lui preferirebbe farlo con una mano come set di due: "Quando check/raisi al turn con una mano come AQ - sottolinea - stai blockerando un sacco delle mani peggiori da cui vuoi estrarre valore".
Lo statunitense spiega anche che, in partite più aggressive o contro un avversario più capace e creativo, decidere di check/raisare flop sarebbe più corretto: potremmo infatti anche indurre dei floating, visto che il range con cui potremmo farlo non sarebbe fortemente sbilanciato su mani molto forti, come accadrebbe invece in questo caso.