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NL200: quando il trips batte solo un bluff

Che al river vogliano prenderci all'amo?Nuovo appuntamento in compagnia di Reid "shootaa" Young ad un tavolo di cash game 6-max su PokerStars: siamo infatti al NL200 Zoom, e dobbiamo decidere se bluffcatchare o meno addirittura con trips.

Ad aprire il gioco è un avversario a noi sconosciuto in posizione di under the gun, che con 100 big blinds rilancia a 6 dollari. Noi siamo sul cut-off con a k , ed anziché 3-bettare decidiamo di flattare. Una scelta che a Reid non piace: "A questi limiti non ci possiamo aspettare di indurre spesso uno squeeze, e il valore che perdiamo dal non 3-bettare non è certo compensato da un eventuale multiway".

Il flop è k 2 k , ed il nostro avversario punta 10 dollari su un piatto di 15: ancora una volta hero decide di slowplayare limitandosi al call, ma anche questa decisione non è ottimale per Young. "Sicuramente chiamare può indurre delle puntate da mani peggiori nelle street successive - concede - ma quando rilanciamo spesso avremo un flushdraw o un bluff completo, e quindi perché non farlo per valore con una mano come la nostra?".

Il turn è una delle peggiori carte del mazzo, in quanto la q chiude l'eventuale full di KQ ed i progetti di colore, che però secondo "shootaa" non sono molti, visto che il nostro avversario ha aperto da UTG e che il k e la q a terra riducono le sue combinazioni di colore più probabili.

Hero chiama la puntata di 24 dollari su un piatto di 35 del nostro avversario, una scelta che stavolta lo statunitense condivide: "Rilanciando staremmo overplayando la nostra mano, facendo foldare tutte le mani peggiori, ed anche per bluffare sarebbe meglio usare altre mani, come ad esempio una coppia di sei".

Il river è il j , che rende il board ancora più antipatico per noi e ci chiama a una decisione difficile, quando l'UTG punta 64 dollari su un piatto di 83 dollari: "Il nostro call al turn dimostra molta forza, potremmo naturalmente avere full e non mi aspetto che questo giocatore possa puntare sperando di farci foldare un colore o una mano come AK". 

Tutto sembrerebbe quindi spingerci ad un fold, e invece secondo Young dovremmo chiamare, a causa delle pot odds: "Quando chiamo mi aspetto di perdere molto spesso qui - ammette - ma non abbiamo bisogno che il nostro avversario bluffi così di frequente perché il call sia profittevole".

Secondo "shootaa" infatti il nostro avversario potrebbe bluffare spesso al turn su una carta tanto scary, e le volte che chiamiamo potrebbe quindi decidere di continuare a farlo al river con air pura: "Se avesse qualcosa come 6 5 o un'altra mano completamente random potrebbe continuare nella sua azione, visto che anche il river è scary".

Hero invece ha foldato, convinto evidentemente che il suo avversario non bluffi abbastanza spesso in questa situazione, e se avesse ragione o meno a quanto pare non lo sapremo mai...