Ivan Demidov, vice campione del mondo nel 2008, quest'anno è andato a premio in tre eventi delle World Series sfiorando il tavolo finale nel 2.500$ NLHE 4-handed. Il pro russo però è rimasto scettico dal field affrontato a Las Vegas.
"Nel complesso penso di aver giocato bene ma sono rimasto sorpreso dal field debole delle WSOP quest'anno. Ad eccezione del 25.000$ Six Max, in ogni torneo che ho giocato, mi sentivo come se avessi un edge enorme sugli avversari. Sono abituato a giocare eventi EPT che sono molto più duri".
"Sono rimasto scioccato nel vedere giocatori che chiamavano 3-bet per un terzo del loro stack con A-6 off. Non ho avuto fortuna nei momenti cruciali ma succede. Sono andato profondo - racconta il giocatore di PokerStars - in uno dei primi tornei che ho giocato (2.500$ NLHE 4-handed, ndr). Rimasti in 20, ero chipleader ma sono uscito 19esimo dopo aver perso tre colpi che mi vedevano in vantaggio al 70%. Ho subito una serie incredibile di bad beat, come nel 2008 quando sono finito 11esimo nel 1.000$ NLHE rebuy. Proprio come 5 anni fa, sono riuscito a giocare un buon Main Event".
"Nel day 1, dopo un'ora mi sono ritrovato da 30.000 chips di partenza a sole 5.000 ma non ero tiltato perché ho perso molte fiches in due grandi mani, ma sono ancora convinto di averle giocate bene. Sono riuscito però a chiudere in average. Il day 2 è stato duro. La terza giornata mi ha visto protagonista: sono riuscito a costruire uno stack enorme. Nel day 4 sono andato a premio e disponevo di una dotazione di gettoni sempre superiore alla media”.
“Mi sentivo tranquillo, considerando che il Main Event è l'unico torneo al mondo che ha una struttura molto deep ed un field facile. Ero ottimista - racconta sul blog di PokerStars - sulle mie possibilità fino a quando con A-K mi sono scontrato contro A-A. In una situazione del genere, di solito, foldo ma stavo giocando molto aggressivo in quel momento. Il livello dei bui era appena salito e disponevo di circa 50 big blinds”.
“Ho aperto da middle position e un ragazzo (era al tavolo solo da un paio di giri e non avevo informazioni) ha fatto un'enorme 3-bet, così consistente che non potevo non chiamare. Ho deciso di spingere anche se non ero short stack, perché avevo un'immagine aggressiva al tavolo, così sono andato All-in. Lui ha chiamato ed ho saputo che ero in pessime condizioni. Sono uscito 280esimo per 37.000$ ed ho lasciato Vegas con un piccolo utile in tasca".