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"PokerStars, vogliamo il libro nero contro i bari"

Andreas Torbergsen, fra i sostenitori del 'black book'A fine ottobre, due utenti di 2+2 incontreranno PokerStars.com per discutere di possibili migliorie per la poker room: sul tavolo molte proposte, fra cui un libro nero contro i cheater.

Si tratta di un incontro programmato da tempo e che si è svolto anche in passato. In sostanza, gli utenti votano i rappresentanti fra coloro che si propongono, giocatori stimati come ad esempio Rui "OMGClayDol" Ming Yong, i quali poi si fanno portavoce delle istanze proposte da tutti gli altri.

Oltre a fare richieste molto specifiche sul palinsesto ed a proporre incentivi per chi apra tavoli di cash game - un' opportunità discussa anche alle nostre latitudini - i giocatori dei più alti livelli appaiono preoccupati dal fenomeno del multiaccounting, che a loro avviso nel Pot Limit Omaha ha raggiunto il livello di guardia.

Per disincentivare pratiche scorrette di varia natura, regular come Andreas "Skjervoy" Torbergsen propongono una soluzione drastica: l'istituzione di una vera e propria lista nera, che escluda non soltanto da PokerStars, ma nei casi più gravi anche da Full Tilt Poker e perfino dallo European Poker Tour.

"E' necessario - ha scritto recentemente sul proprio blog - che chi si macchia di colpe gravi nel poker online paghi le conseguenze anche nel circuito dal vivo, e viceversa. La punizione non deve limitarsi alla sola piattaforma dove si è stati colti in flagrante".

Inutile dire che, nonostante sia rivolta ai casi più gravi, una proposta simile appaia particolarmente delicata, eppure anche di questo si discuterà fra circa un mese sull'isola di Man: non rimane che attendere per capire quali novità potranno emergere da questo atteso confronto, e se in parte potranno riflettersi anche su altri mercati.