Esclusiva - PokerStars.com ha indagato su possibili casi di collusion e multi accounting al Main Event WCOOP ma non è stato riscontrato - in base a nostre informazioni che vi diamo in esclusiva mondiale - alcun illecito da parte dei tre finalisti tedeschi, finiti tutti sul podio.
Il fatto aveva insospettito non poco, in particolare negli States e in Canada, con le pesanti accuse di Carter Swidler che aveva gettato ombre sul tavolo finale. A smentirlo ci ha pensato il supporto di PokerStars.com che ha inoltrato mail ad alcuni giocatori che avevano inviato segnalazioni al centro sicurezza della room dell'Isola di Man.
La risposta è stata chiara: non è stato riscontrato alcun comportamento scorretto. Sono stati analizzati anche i messaggi in chat ma il torneo si è svolto in modo regolare.
All'estero è possibile prendere visione dell’action del tavolo a carte scoperte: alcuni giocatori, dopo aver preso visione, si erano focalizzati su una mano (a 3 players left) con un check/check al river da parte del vincitore "PlayinWasted" e di "SwissCantMis". C'è chi ha storto il naso ma diversi finalisti hanno commentato: "i tedeschi se e sono date... non si sono risparmiati".
Il caso sembra quindi disinnescato: la speranza è che presto "PlayinWasted" e "SwissCantMis" gettino la maschera e svelino la loro identità alla community pokeristica, per ragioni di trasparenza in modo da placare le polemiche crescenti sui forum americani "2+2" e "PocketFives".
Ma la loro posizione è alquanto delicata, considerando che in Germania non vi è una normativa chiara (non esiste alcuna legge federale, solo in alcuni stati regionali è in via di approvazione una regolamentazione) e il fisco tedesco potrebbe chiedere "chiarimenti" ai nuovi milionari del poker online teutonico. Quindi non è così scontato che escano allo scoperto.