Lui si chiama Michael "NotInThDiner" Egan, è australiano, e a 24 anni può vantare un grafico dove su un milione di mani vince un milione di dollari, giocando dal gennaio 2012 soprattutto NL1000.
Il fatto che un professionista, per di più tanto giovane, riesca a conseguire risultati al limite dell'imbarazzante fa certamente scalpore, considerando che al giorno d'oggi sulle poker room internazionali a certi livelli nessuno fa sconti: batterli è già un successo, ma qui stiamo parlando di qualcuno che li massacra, ed i numeri sono lì a dimostrarlo.
Come si fanno ad ottenere risultati eclatanti di questo tipo, tanto da farli quasi sembrare facili, scontati, perfino naturali?
Glielo abbiamo chiesto direttamente, e lui ci ha risposto così: "Sicuramente mi sento un giocatore migliore rispetto a molti regular - ammette - ma la table selection, la gestione del tilt e anche non giocare troppe ore o non farlo quando mi sento stanco e stressato sono tutte componenti fondamentali, che influiscono pesantemente sul mio winrate". E indirettamente, verrebbe da pensare, sul bankroll di tutti quelli che hanno la sfortuna di trovarselo di fronte.
Mi chiamo un milione di dollari, risolvo problemi.
Michael gioca su più piattaforme. Circa un terzo del suo volume proviene da PokerStars.com, ma non mancano neppure PartyPoker e il circuito di iPoker, più altre qua e là, ovviamente quando c'è la partita: "Gioco dai sei ai dodici tavoli contemporaneamente in tavoli 6-max, heads-up solo per far partire il tavolo. Solitamente non mi siedo al NL2000 o NL5000 a meno che non ci sia un fish, e di solito faccio una sessione pomeridiana ogni giorno dalle 12 alle 17, e solo occasionalmente grindo anche dopo cena".
Non ha fatto alcun coaching, sebbene discuta occasionalmente con un paio di giocatori molto capaci, ed anche le sue sessioni di studio appaiono molto semplici: "Di solito analizzo alcune statistiche con Holdem Manager, per evidenziare miei leak o dei miei avversari, ma niente di particolare". In fondo, che ci vorrà mai a portarsi a casa un milione in neppure due anni?
"Non sono riuscito neppure a vincere un dollaro per mano, in questo gioco dimenticato da Dio"
Dal vivo non gioca, se non occasionalmente, ma anche qui manco a dirlo ha lasciato il segno: nel 2010 ha infatti vinto il Victorian Poker Championship, mettendo così le mani su 144.000 dollari. Ma un difetto lo avrà pure? "Perdo circa 4 bb/100 di non showdown - confessa - è per questo che la linea rossa nel grafico non l'ho inserita, sarebbe stato imbarazzante...".
Sebbene giocasse cash game anche in precedenza, è diventato professionista full time nel 2010, quando ha terminato l'università. Adesso vive a Melbourne e quindi - viste le nubi che incombono sul poker online in Australia - suo malgrado è costretto a pensare ad una eventuale via di fuga, pur di continuare a giocare: "Penso che andrei in Nuova Zelanda se i siti venissero oscurati, ma naturalmente faccio gli scongiuri perché questo non accada".
I suoi avversari insomma dovranno rassegnarsi: se anche dovesse accadere, non riusciranno comunque a liberarsene ai tavoli.