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AAMS e Ministero Economia: "poker live? No grazie..."

Alberto Giorgetti, sottosegretario del Ministero dell'Economia con delega sui giochi e Roberto Fanelli, direttore dei Monopoli di Stato, hanno preso posizione sul tema scottante del poker sportivo live, durante la fiera di ENADA a Roma.

Giorgetti ha fotografato con lucidità il momento: “C'è una percezione forte nel Paese – dichiara a GiocoNews e Agipronews - che manifesta una sensibilità negativa sul settore. Stiamo ragionando sul poker live ma accelerare su questo gioco significa fare una scelta molto forte dal punto di vista politico”.

Non possiamo – afferma Giorgetti - non riconoscere che il clima nei confronti del gioco è molto negativo. Come detto stiamo ragionando sulla regolamentazione del settore anche se accelerare ora sarebbe una scelta politica e amministrativa forte”.

E non possiamo – prosegue - neanche non riconoscere che esiste un'offerta illegale che è forte e presente. Oltretutto non regolamentare questo settore significa darlo in mano a mondi che danno di sicuro meno garanzie rispetto a quelle che può offrire lo Stato”.

In estrema sintesi Giorgetti (nella foto) si dichiara favorevole alla regolamentazione ma fa capire che non vi è la volontà (e neanche la forza) politica di voler affrontare un'opinione pubblica contraria.

L'unico aspetto che non è stato preso in considerazione è la decisa posizione della Corte di Cassazione che – con un indirizzo consolidato – ha dichiarato la legittimità dei tornei di poker sotto il profilo del diritto penale (in poche parole non è da ritenersi gioco d'azzardo) ma solo a determinate condizioni.

Dagli aspetti politici analizzati da Giorgetti, passiamo a quelli tecnici, messi in evidenza da Roberto Fanelli, direttore dei giochi di AAMS: “Abbiamo sempre detto che controllare il gioco del poker è assai differente rispetto ai giochi in cui i players si confrontano con le macchine e non quando interagiscono interamente tra loro. Ripeto è un gioco complesso da regolare a meno che non si metta un carabiniere vicino ad ogni tavolo”.

Proprio per questo motivo, in passato, in diverse riunioni tecniche era stato proposto l'utilizzo di tavoli elettronici o semi-elettronici proprio per avere un controllo diretto sulla regolarità del gioco nelle future sale live.

Giorgetti e Fanelli hanno comunque ribadito che non vi sarà alcuna regolamentazione, nonostante una legge esistente la preveda. In questo contesto, tenendo bene a mente le sentenze della Cassazione, l'unica strada è quella di far riconoscere ufficialmente il poker live come una disciplina sportiva, al pari del bridge.