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A scuola di bluff assieme a Phil Galfond

Se c'è qualcuno che possa insegnarvi a bluffare, quel giocatore è Phil Galfond: nonostante il suo gioco non sia considerato tra i più pirotecnici "OMGClayAiken" è capace di mosse sofisticate, come queste.

Il teatro d'azione è un palcoscenico particolarmente esclusivo: Phil sta infatti giocando il torneo di Pot Limit Omaha heads-up da 25.000 $ delle FTOPS, ed il suo primo avversario è Peter "Apathy123" Jepsen, giocatore canadese d'eccellenza che naturalmente Galfond conosce bene.

Trattandosi di un torneo e non di una partita di cash game, lo statunitense ha intenzione di mettere in atto una strategia a bassa varianza, convinto di poter far valere la propria edge postflop contro praticamente qualsiasi avversario.

La mano seguente, però, dimostra come una strategia solida non sia sinonimo di piatta, e svela inoltre il thinking process di uno dei migliori interpreti di questa variante - e del poker in generale - a livello mondiale.

Il testa a testa è cominciato da circa venti minuti, e non ci sono stati mani rilevanti: entrambi hanno infatti stack attorno alle 6.000 fiches, pari a 200 big blinds. Galfond è sul grande buio, e gli viene servita a 2 7 5 .

"Per essere una mano double suited non è un granché - premette - ma il fatto che abbia un asso suited la rende giocabile, specie considerando che Peter sta aprendo molto da bottone". Per questo, chiama il rilancio da 90 fiches.

Il flop è 4 9 6 , e Galfond decide di donkbettare 120 fiches su un piatto di 180: "Considerando tutte le mie opzioni è quella che preferisco, ci sono molti turn che migliorano la mia mano, ed altri con cui posso rappresentare mani che in realtà non ho".

Jepsen però rilancia fino a 485, ed è qui che Galfond mette in atto il suo piano ambizioso: "Contro un avversario che giochi un poker ABC questo sarebbe il momento di foldare, perché trovarsi fuori posizione con una mano simile e in un piatto importante è tutt'altro che eccitante". Ma l'ovvio non rientra nel suo vocabolario, o almeno non stavolta.

"Credo che qui lui possa rilanciare con diverse mani. Penso che con molti draw forti possa limitarsi a chiamare e fare un rilancio più corposo con made hand importanti. In sostanza, non mi aspetto che qui rilanci molte mani per valore, potrebbe farlo con una come 96xx, ma non dovrebbe".

Phil crede che il suo avversario qui possa avere naturalmente dei set, ma anche mani come T9xx o 76xx, e anche un bel po' di bluff. 

Quindi Galfond chiama, ma facendo questa scelta che range rappresenta? "Sicuramente una grossa mano - risponde mentre al turn cade il 7 - qui penso di poter rappresentare il nuts in maniera piuttosto credibile quando punto, riuscendo a fargli foldare mani come AK95. Se anche ha un set, fra turn e river conto di farglielo foldare, perché qualsiasi mano legittima che bet/callo al flop ha hittato al turn".

Punta così 930 fiches su un piatto di 1.150, Jepsen ci pensa e chiama, ma il river non aiuta il piano di Galfond, visto che è il 10, che riduce non solo le possibili combo di scala in suo possesso, ma potrebbe anche averla fatta chiudere al canadese. Nonostante questo, "OMGClayAiken" non si arrende.


"Il problema di questa carta è che al turn io stavo cercando di rappresentare T8xx, mentre ora se faccio una grossa puntata posso solo rappresentare J8xx, ovvero il nuts. Inoltre, lui può avere tranquillamente mani che contengano un otto, ma al tempo stesso credo che qui o ha una scala oppure ha two pair e set o mani come KKTJ, e puntando gli faccio foldare tutto quello che non è scala".

Galfond sa bene che la sua linea è molto forte, e sa anche di star giocando contro un avversario competente, capace di foldare. Per questo, decide di puntare 1.290 fiches su un piatto di 3.010. In questo modo, il suo bluff non deve neppure andare in porto così spesso per essere profittevole.

Peter ci pensa per tutto il tempo a propria disposizione, ma alla fine passa, lasciando Galfond convinto di essere riuscito a costringere il suo avversario ad un fold sofferto, quando lui non aveva che una coppia di 7. Questo testa a testa andrà poi a vincerlo, ma perderà il seguente contro Brian Hastings: del resto, neppure "OMGClayAiken" può vincere sempre, ma un po più spesso degli altri, questo sì.