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NL1000 deepstack: i consigli di Brian Rast

Brian Rast ha vinto due braccialetti alle WSOP 2011Giocare cash game deepstack può rivelarsi estremamente complicato anche per professionisti esperti: per questo, il parere di un player come Brian Rast non può che rivelarsi prezioso.

Ci troviamo al tavolo di un casinò, in una partita di NL1000 dove il nostro stack effettivo è di 3.500 dollari: da bottone spilliamo a q , e ci troviamo a fronteggiare l'openlimp di un giocatore da early position che ben conosciamo.

Si tratta di un appassionato di poker di mezza età: nella vita è un uomo di successo e facoltoso, al tavolo da poker un po' meno. Non possiamo considerarlo un vero e proprio "donatore": sa essere aggressivo, a volte anche troppo, ma ha leak gravi e in generale non ama foldare, specie preflop.

Decidiamo di isolarci con lui openraisando a 40 dollari, venendo chiamati sia da villain che dal giocatore sul big blind.

Il flop è q 10 7 , e dopo due check noi puntiamo 80 dollari. Chiama il giocatore sul grande buio, ma il limper rilancia fino a 280 dollari: noi decidiamo di limitarci a chiamare, mentre il big blind folda.

"Visto che siamo 350x, ho pensato fosse spewy 3-bettare il flop e giocare per lo stack - spiega il bottone - ed ho quindi scartato quell'opzione".

Il turn è il a : villain checka, puntiamo 400 dollari e lui rilancia a 1.100, con noi che chiamiamo ancora. Quando si presenta il river, ovvero il 9 , il nostro avversario va all-in per 2.000 $ su un piatto di neppure 3.000 $, lasciando hero dubbioso sul da farsi.

"Nonostante io abbia delle buone pot odds, ha check raisato per due volte, e la mia mano esclude dal suo range sia le combo di nut flushdraw che quelle di top pair più flushdraw. Inoltre, io ho sempre chiamato i suoi rilanci e adesso mi trovo con meno di una PSB. Sembra proprio che possa avere una mano come 77 o KJ". E invece no, visto che hero folda e l'altro gli mostra k 4 .

Al di là dell'action da fare al river, secondo Brian Rast escludere la 3-bet al flop è un errore. Lo statunitense sposa infatti la linea di un altro giocatore, che aveva proposto di 3-bettare il flop con una size piccola, attorno ai 550 dollari.

L'idea è quella che il nostro avversario possa limitarsi a flattare la 3-bet molto spesso con mani che dominiamo, e che anche quando 4-bettati la nostra equity non sia mai così terribile, visto che nel suo range ci sono comunque flushdraw peggiori, sicuramente alcuni set come 7 7 ma anche doppie coppie come q 10.

"Oltre a questo - conclude Rast - se gli altri giocatori si accorgono che puoi andare rotto su questo flop con flushdraw, potrai aver vita più facile nel portargli via l'intero stack quando nella stessa situazione hai settato".

Per questi motivi, a suo avviso la 3-bet al flop non soltanto è un'opzione da non scartare, ma probabilmente la sua preferita in questa situazione di gioco.