Il neo campione del Mondo Ryan Riess, a luglio, quando è riuscito a conquistare i gradi di “November Nine”, ripeteva sempre: “vado a vincere, non vedo altre strade”. I bookmakers, alla vigilia, gli avevano dato credito (ma non troppo) pagando la sua vittoria 7 volte la posta. Eppure questo ragazzo ha una storia particolare, considerando che un anno fa era andato broke e stava meditando di lasciare il poker.
Una cosa è certa: con la sua affermazione è finita un’epoca anche per le World Series. E’ il primo campione del Main Event ad essere nato negli anni ’90. A soli 23 anni è riuscito a vincere il torneo più prestigioso, incassando 8,3 milioni di dollari. Ha sempre avuto il gioco live nelle vene. Appartiene alla generazione dei grinder post black friday, ai quali non è consentito giocare online negli States. Anche per questo motivo vive a Las Vegas.
Ed è curioso scoprire che in heads-up quest’anno sono finiti due giocatori residenti nella città delle luci. Come noto Jay Farber lavora come host per i clienti Vip di alcuni disco club della Strip, Ryan invece è un giocatore professionista che da un anno frequentava il WSOP Circuit. Per Caesars è un prodotto “fatto in casa”.
Originario di East Lansing, è laureato in economia alla Michigan State University, ma si è avvicinato al gioco lavorando come dealer part-time. Da quel momento ha consolidato la sua passione per il poker. Il suo nickname è “The Beast”.
Durante questi due giorni, ha mantenuto un profilo basso: era il più giovane dei nove finalisti e lunedì, dopo il day 1 del tavolo finale, si è quasi nascosto dietro ai suoi riccioloni d’oro: “ho fatto le cose standard nulla di eccezionale. Tutti hanno giocato in maniera solida, nessuno ha bluffato. Sono state le carte a fare la differenza”. Analisi onesta la sua ma in heads-up si sono notate le differenze con Jay Farber, battuto per ko tecnico.
Dopo la vittoria invece le sue dichiarazioni sono state ben differenti, suscitando anche qualche polemica: "sono il più forte del Mondo". Peccati di gioventù...
Il biondo campione sa benissimo come funziona: un anno fa era andato rotto e solo un grosso risultato nel Main Event WSOPC Horseshoe di Hammond (secondo posto da 239.063$) lo ha rilanciato. Da quel momento ha messo il turbo ed ha ottenuto nel circuito ben 15 piazzamenti in the money (da ottobre a maggio).
E’ uno specialista di tornei con field molto estesi: prima del Main Event ha ottenuto tre deep run in eventi WSOP da 1.500$ (in uno dei tre, si sono registrati oltre 6.000 players). In poco più di un anno la sua vita si è capovolta. D’altronde, nel mondo del poker tutto va terribilmente in fretta.