Stamani ha fatto rumore la vittoria di Salvatore Bonavena nell'Omaha Main Event dell'ICOOP di PokerStars.it, e non certo perchè il campione calabrese non meritasse il braccialetto. A lasciare perplessi molti giocatori è stato leggere del cambio di nickname concesso a "mrEPT".
Come è noto, infatti, quando era sponsorizzato dalla picca rossa, Salvatore giocava su PokerStars.it come "bonavena", mentre "hispanico229" è lo screenname con cui è giunta la vittoria della notte scorsa.
Al fine di sgombrare il campo da ogni dubbio, siamo andati a chiedere lumi sulla situazione ad Alessandro Forleo, Poker Room Manager di PokerStars.it.
- Cosa rispondiamo ai tanti che si stanno chiedendo come sia stato possibile tutto ciò?
Ci sono circostanze nelle quali riteniamo - dopo accorta valutazione - che vi siano elementi sufficienti a concedere il cambio di nickname. Non possiamo farlo con tutti per ovvie ragioni: al di là di quelli che magari si sveglierebbero la mattina pensando che il loro nick porti sfortuna, è anche un discorso di correttezza nei confronti degli altri.
Nel caso di Bonavena, che era un nostro pro, la situazione è particolare. Anche alla luce del fatto che adesso rappresenta un'altra poker room, e delle eventuali difficoltà che potrebbe incontrare utilizzando il nick "bonavena" su PokerStars. abbiamo ritenuto opportuno concedergli questo cambio. Non si tratta però di un cambio di nick, e qui sgombriamo il campo da ulteriori dubbi: abbiamo solo seguito la procedura di legge.
- Quindi si tratta di un nuovo account?
Sì, il suo account precedente è stato chiuso e, trascorsi 15 giorni dalla chiusura, ne ha potuto aprire uno nuovo, con nickname diverso ma medesimo codice fiscale. Il punto fondamentale, però, è un altro.
- Quale?
La legge dà la possibilità ai giocatori di chiudere il proprio account in qualsiasi momento e di chiedere l'apertura di un nuovo account (intestato alla medesima persona) decorsi 15 giorni dalla chiusura del precedente. Ma la stessa legge NON obbliga i concessionari a riaprire un account, se vi sono delle ragioni per non farlo.
- Qui entra in gioco la discrezionalità dell'operatore, giusto?
In teoria possono reclamarlo tutti, in pratica noi abbiamo la possibilità di non consentire la cosa. L'obiettivo è sempre e solo uno: la tutela dei giocatori. In senso stretto a noi non cambia nulla se il nick del giocatore X è Tizio, Caio o Sempronio, ma dobbiamo tutelare i giocatori da usi indiscriminati di questa possibilità, ad esempio per mascherarsi dietro nuovi nick ogni due-tre mesi o giù di lì. Per questa ragione la nostra policy in questo senso è molto severa, e accettiamo cambi soltanto se motivati da ragioni valide.