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Perché puntare su questo flop è un grosso errore?

A volte piazzare una continuation bet sembra la scelta più naturale, eppure non sempre quella che appare come la scelta ottimale è davvero la migliore possibile, come ci mostra Tyson Ford.

Siamo al tavolo finale di un torneo da 5 dollari 6-max, e su bui 1.500/3.000 ante 300 siamo terzi in fiches con uno stack da 54.860 fiches, e spilliamo a 7 da under the gun.

Decidiamo quindi di aprire a 6.600, e veniamo chiamati dallo small blind (che ha ancora 40.000 fiches) ed il big blind, chipleader in quel momento: si crea così un piatto di 21.600 fiches, ed il flop è 10 a 2 .

Tutti checkano, noi puntiamo 7.800 fiches ed entrambi chiamano, ma secondo "tford219" checkare dietro ci offre numerosi vantaggi, che lui sintetizza in questo modo.

"In un piatto 3-way, difficilmente potrai essere flattato fuori posizione da mani che abbiano un gutshot, come KQ/KJ/QJ - argomenta - anche se magari in un torneo simile qualcuno potrebbe farlo. Lo stesso vale per le top pair, quando bettiamo non prendiamo valore dagli assi peggiori con cui spesso splitteremo, ma gonfiamo il piatto per quelli migliori".


Per questo, puntando al flop potremmo prendere valore solo dai draw o da mani come Tx, ma anche in questo caso Tyson ha delle osservazioni da fare: "Anche se a volte checkano faremo migliorare dei Tx, non accadrà spesso e non potremmo comunque prendere valore per tre street da una mano simile".

Ed anche per i draw, il discorso è simile: "Ci sono una decina di combo da cui perdiamo valore checkando, mani come k q , k j o j 9 , ma sono molto poche in relazione a tutte quelle che flattano dai bui".

Checkando diamo infatti la possibilità ai nostri avversari di bluffare al turn, o magari di puntare per un misto fra value e protection nel momento in cui hittano una coppia o migliorano la propria equity, pur rimanendo sfavoriti. Di conseguenza, anche se a volte la nostra mano verrà superata al turn complessivamente per Tyson si tratta della scelta ad EV maggiore.

Il turn è il j , e lo small blind pusha al pari del big blind, lasciando così ad hero un "facile" fold, ma il punto principale è un altro: puntare al flop non era la scelta ideale, nonostante per molti giocatori al posto di hero sarebbe stata una bet "automatica".