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Nanonoko: "Fino al 2012 i miei non sapevano giocassi a poker"

Incredibile ma vero: nonostante Randy "nanonoko" Lew abbia cominciato a giocare a poker nel 2003, i suoi genitori lo hanno saputo solo a distanza di quasi dieci anni.

"Non si sono mai preoccupati per me, quindi una volta che lo hanno saputo non hanno avuto niente in contrario - ha dichiarato recentemente - i miei non parlano inglese molto bene, e io stesso non ho mai imparato il cantonese se non in maniera basilare, ma questo sicuramente ha aiutato a rendermi più indipendente".

In procinto di sposarsi il prossimo anno, "nanonoko" parla anche del suo rapporto con il denaro, che si è evoluto nel corso della sua carriera: "Avere la possibilità di guadagnare bene è una bella cosa, ma ho scoperto che ogni anno mi interessa sempre meno, quanto ho guadagnato. Credo sia anche per questo che ho cominciato a giocare più spesso i tornei dal vivo".

Infine tocca anche un altro aspetto, ovvero il rapporto con i suoi fan. Randy è infatti noto per essere molto interattivo con gli appassionati di poker che lo seguono: risponde loro in chat mentre gioca online, registra video per intrattenerli, e in generale si mostra piuttosto disponibile.

Difficile non pensare che curare la propria immagine, e in qualche modo anche alimentare il suo personaggio, gli garantisca indirettamente anche un ritorno economico: è altrettanto vero che i giocatori sponsorizzati sono molti, ma pochi sembrano investire in questo senso quanto lui.

Oltre ad essere un buon manager di se stesso, infatti, Lew trova piacevole rendersi disponibile: "Quando mi sono reso conto di essere diventato popolare ed avere dei fan, ho pensato fosse giusto rispondere alle loro domande e farli divertire, in fondo fa anche parte della mia personalità, e lo considero una sorta di hobby". 

E nonostante questo grande passo lo attenda di qui a poco, i suoi ammiratori possono stare tranquilli, visto che Randy non ha alcuna intenzione di smettere di giocare: "Il poker è la mia vocazione, sarebbe strano per me vivere senza giocarlo". In fondo, con l'anello al dito o meno resta pur sempre "nanonoko".