Si chiude un anno storico per il poker sportivo live, sdoganato dalla Corte di Cassazione con due sentenze che hanno consolidato la giurisprudenza favorevole agli organizzatori di tornei di texas hold’em freezeout.
Se lo Stato si è dimostrato in questi anni inerme e indifferente nel voler regolamentare il settore, sono intervenuti i giudici e l’hanno fatto a gamba tesa, pubblicando una sentenza di principio, per chiudere definitivamente la questione, almeno da un punto di vista penale. Il punto dal quale deve ripartite il settore è quello "consigliato" dai supremi giudici:
- non costituiscono reato penale gli eventi live low stakes che non prevedono rebuy
Il problema per i circoli rimane – in linea teorica - di natura “amministrativa”: l’articolo 24 della Legge n.88 del 2009 prevede l’organizzazione dei tornei solo in presenza dell’assegnazione di una concessione da parte dei Monopoli di Stato. Ma la giurisprudenza amministrativa sta seguendo alla lettera le indicazioni della Cassazione.
Come noto, il Tar della Lombardia ha dato ragione al circolo “Black King” di Urago D’Oglio (provincia di Brescia), non applicando volutamente l’articolo 24. Anche per i giudici amministrativi regionali lombardi non si ravvisa il reato di gioco d’azzardo quando si organizzano tornei di poker sportivo.
Il Tar lombardo riconosce l’esistenza di una precedente normativa ad hoc sul live ma – di fatto – rinvia gli eventuali effetti solo quando “la regolamentazione sarà definita nel dettaglio”. Solleva inoltre dubbi di compatibilità con i principi comunitari (ed è il primo tribunale italiano a farlo). L’attuale Governo, ed i precedenti, non si sono mai voluti assumere responsabilità dinanzi all’opinione pubblica, fortemente contraria.
In questo anno solare, il problema reale del settore riguarda l’uniformità nell'interpretazione del quadro normativo delineato dalla stessa Cassazione. Non vi è ancora una visione unitaria da parte delle singole Questure, molte delle quali continuano a denunciare organizzatori e sequestrare locali. Ed i pericoli rimangono per i gestori che rischiano di affrontare anni di processi e procedimenti giudiziari, nonostante vi sia una evidente presa di posizione favorevole da parte della magistratura.
Per questo motivo è necessaria una nuova circolare da parte del Ministero degli Interni che informi i responsabili di pubblica sicurezza sui principi guida espressi dalla Corte di Cassazione.
Dopo la mazzata del 2009, con l’intervento dell’ex Ministro Roberto Maroni che ha congelato di fatto federazioni e associazioni, il mercato si è risvegliato in questi ultimi mesi: la FIGP di Isidoro Alampi ha stretto un accordo con l’ASI, ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI ed ha lanciato l’ambizioso progetto “Poker 2.0.”. Domenico Tresa, di Italian Rounders, è diventato dirigente delegato CSEN (sempre affiliato al Comitato Olimpico). Pagano Events punta tutto su “Live Network”.