Parole di fuoco da parte di Gus Hansen verso "SallyWoo", lo specialista di Omaha hi/low che tanto spesso lo ha sfidato (e battuto) su Full Tilt Poker.
In sostanza, il danese ha accusato l'avversario di utilizzare programmi che lo aiutino nel prendere decisioni migliori, software non vietati dalla poker room ma che comunque gli darebbero un vantaggio.
"Non ti sto accusando di barare - ha precisato Hansen - ma di utilizzare un programma per giocare ad Omaha hi/low, puoi giurarmi che non sia così? Per me è chiaro che tu lo stia facendo".
Va subito detto che "SallyWoo" ha dichiarato di non barare, ma al tempo stesso non ha negato esplicitamente di utilizzare software in questo senso: potrebbe trattarsi di una sfumatura di nessuna importanza, oppure no.
Ai tavoli di cash game high stakes, infatti, l'utilizzo di software specifici - non bannati dalle piattaforme, ma comunque volti ad avere un vantaggio - è piuttosto comune, come ad esempio quello che consente di prendere automaticamente una determinata posizione al tavolo in relazione ad un altro giocatore, il cosiddetto "Jesus seat".
C'è chi fa notare che l'Omaha hi/low sia ben lontano dall'essere un gioco risolto - e che quindi non possa esistere un software capace di dire cosa sia meglio fare in ciascuna situazione di gioco - ma il partito dei malpensanti ha un'altra carta da giocare.
Recentemente, infatti, tre specialisti delle varianti che non giocano mai contro (ovvero oltre a "SallyWoo" "KPR16" e "cottonseed1") hanno oscurato i propri dati da "highstakesdb.com", l'unica fonte attendibile quando si parla di tracciare i risultati di quei tavoli.
Questo è pienamente legittimo, in fondo a dispetto di quello che desidera il pubblico la privacy è un diritto essenziale anche per loro, ma secondo chi sostiene questa tesi i tre avrebbero grafici troppo belli per essere frutto solo della loro abilità.
Accuse come quelle di Gus Hansen appaiono gravi, sia perché sono portate da uno degli uomini di punta della poker room senza alcuna prova, sia perché anche nel caso i tre stessero utilizzando un software non disponibile in commercio (ma non inserito nella "black list" di Full Tilt Poker) tecnicamente non starebbero commettendo nulla di illecito.
D'altra parte, il fatto che i tre si evitino sembra avere una spiegazione più semplice: perché tre dei maggiori vincenti nell' FLO8 dovrebbero scontrarsi fra loro, quando Gus Hansen sta perdendo con costanza cifre enormi?
C'è chi malignamente arriva proprio a questo, sostenendo che in questo modo Hansen possa dare a se stesso un motivo per non giocare più a quei limiti, non perché stia accadendo qualcosa di irregolare ma perché ormai non più in grado di batterli.
La simpatia che nutriamo per Gus ci impedisce di essere duri con lui - e poi in fondo potrebbe anche aver ragione - ma certo come uomo immagine di Full Tilt Poker un'esternazione simile senza alcuna prova a suo sostegno avrebbe forse potuto risparmiarsela.