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Che cosa significa davvero difendere il grande buio?

Michael 'Gags30' Gagliano alle WSOPPer chi gioca tornei di poker online senza poter vantare molta esperienza, la sensazione di essere aggrediti dai giocatori più esperti senza saper bene come reagire può essere forte, specie magari quando si trovano sul grande buio.

Del resto, il gioco dai blinds è uno degli aspetti più complessi: nonostante sia impossibile delineare una strategia ottimale per ogni possibile scenario, è altrettanto vero che esistono linee guida di carattere generale a cui i principianti possono guardare.

A suggerircele, un regular polacco conosciuto online come "Josek": "Se dal grande buio reagiamo semplicemente limitandoci a chiamare il rilancio del cut-off o del bottone, la loro vita diventa piuttosto facile. Quando rilanciano tu puoi infatti foldare, ed anche quando chiami possono essere in grado sia di farti passare la mano migliore, sia di averne una legittima a loro volta".

Quando 3-bettiamo, invece, i ruoli tendono ad invertirsi: "A quel punto sei tu che diventi l'aggressore preflop e che stai rappresentando un range più forte. Naturalmente possono reagire 4-bettando, ma certo è più facile 3-bettare un rilancio da late position, che essere lasciati con la decisione di 4-bettare oppure chiamare o foldare".

Aggredire preflop senza una logica può però portare a risultati disastrosi. Anzitutto, quindi, dobbiamo scegliere le mani con cui farlo: "Oltre alle mani molto forti che 3-bettiamo per valore, possiamo aggiungerne altre che giocano comunque decentemente postflop quando chiamate, come ad esempio q 10 o 10 8 ". In altri casi, invece, flattare il rilancio è preferibile.

"Quando hai una mano come j 10 o a j puoi decidere di limitarti a chiamare - prosegue Josek - perché si tratta di mani troppo belle per 3-bet/foldarle nel caso il nostro avversario decida di 4-bettare".

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Naturalmente tutto questo è influenzato da numerosi fattori, come le caratteristiche del nostro avversario, la fase specifica del torneo, ma anche dagli stack effettivi in gioco: "Se pensi che il tuo avversario possa 4-bettarti solo con mani particolarmente forti, allora puoi aggredirlo con un gran numero di mani, ma se invece si tratta di un player competente e aggressivo devi fare attenzione. Puoi 3-bettare nel caso tu voglia indurre un all-in da mani peggiori della tua, mentre invece vuoi evitare di farlo quando non hai intenzione di chiamare la loro 4-bet all-in, ed il loro stack effettivo si aggiri fra i 20 ed i 30 big blinds".

Michael "Gags30" Gagliano predica però attenzione, specie per chi giochi tornei dal buy-in basso dove i nostri avversari mediamente commetteranno diversi errori: "Se cominci a 3-bettare e 4-bettare vari regular, rischi di innescare una guerra che non è la strategia migliore, in tornei facili. Devi infatti sapere cosa fare postflop, non puoi limitarti a difendere con k 8 sperando sia profittevole. In diversi casi è meglio giocare un po' più chiusi contro dei regular, e concentrarsi nel sottrarre fiches agli avversari peggiori". 

Nessun timore reverenziale, quindi, ma un semplice "reminder" circa il fatto che chi gioca regolarmente tornei lo fa per vincere denaro, e non per dimostrare a se stesso o agli altri di essere più "duro".

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