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Sheldon Adelson e Las Vegas Sands nel mirino degli hacker

sheldon-adelson"Incoraggiare l'utilizzo di armi di distruzione di massa, in qualsiasi circostanza, è un crimine". Queste le parole che, in rosso fiammeggiante e verde acceso, campeggiavano nei siti ufficiali di tutti gli hotel e i casinò, appartenenti al gruppo Las Vegas Sands Corp., la società posseduta dall'ormai arcinoto Sheldon Adelson.

Non è che il magnate americano si sia improvvisamente convertito sulla via del pacifismo, anzi. I siti internet di cui sopra, piuttosto, sono stati attaccati da uno o più hacker - nessuno ha rivendicato l'azione, almeno fino ad oggi - un paio di giorni fa. Ed è notizia di poche ore fa che l'FBI ha aperto un'indagine.

In homepage è comparsa per un breve periodo una cartina del mondo, raffigurante, oltre alla scritta già citata, la foto di Sheldon Adelson e del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, oltre alla posizione geografica degli alberghi e delle sale da gioco del vulcanico miliardario. Successivamente, i webmaster sono riusciti a sostituire tutto ciò con un semplice messaggio d'errore, ma ormai l'immagine aveva già fatto il giro del web.

Le motivazioni di questo attacco sono piuttosto chiare. Adelson è un fermo sostenitore della politica di Israele, tanto che lo scorso ottobre, durante un'intervista, aveva suggerito al suo paese di lanciare un attacco missilistico nei confronti dell'Iran, dichiarando che il solo modo per ottenere la pace era mandare un messaggio chiaro ai propri oppositori, specificando che "la forza è il solo argomento che l'Iran è in grado di comprendere".

Tanto per aggiungere altra benzina sul fuoco, Adelson aveva anche dichiarato: "Il prossimo missile nucleare è in mezzo a Teheran. Quindi parliamo di business. Volete essere spazzati via? Andate avanti con la vostra posizione dura e continuate il vostro sviluppo nucleare".

Anche Netanyahu, a novembre, non si era sottratto alla questione, criticando apertamente il patto stretto tra Iran, Stati Uniti ed Unione Europa, riguardante proprio le ambizioni nucleari del paese mediorientale. Secondo il primo ministro israeliano, l'accordo "è come quello con la Corea del Nord nel 2005: renderà il mondo un posto più pericoloso".

Tutto ciò mentre, ovviamente, Adelson e la sua Coalition to Stop Internet Gambling continuano il loro attacco a spada tratta contro il neonato mercato del gambling negli USA. Recentemente, il gruppo promosso dal magnate americano ha pubblicato su YouTube un video in cui si parla del gioco online come "porta privilegiata grazie alla quale la criminalità organizzata entrerà in tutte le famiglie americane".

Una cosa è certa: nel bene o nel male, Sheldon Adelson è uno che non utilizza mezze misure.