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WCOOP, nessuno tiene testa a Katchalov...in heads up

E’ da sempre considerata una delle specialità più tecniche del gioco del poker, coniugando aggressività, capacità di lettura dell’avversario ed abilità nel gioco post flop. Chi ha provato a cimentarvisi seriamente, sa bene che non si esce vincenti da una serie di heads up facendo leva sulla sola fortuna.
Ecco perché l’evento numero 24 del World Championship Of Online Poker organizzato da Pokerstars.com è stato sicuramente uno dei più seguiti dello scorso weekend. I numeri legati a questo torneo del resto parlano chiaro: un buy-in da $500+$50, 1564 i giocatori iscritti di cui 256 premiati, chiamati a spartirsi un montepremi garantito da un milione di dollari.

La struttura, eccellente come di consuetudine, prevedeva degli stack di partenza particolarmente deep, con undici livelli da superare per aggiudicarsi l’evento: una giocabilità che ha fatto sì che la durata di un singolo livello durasse mediamente ben due ore. E così, dopo ventuno ore di battaglia in una specialità che davvero non concede tregua, si è giunti alla sfida conclusiva che vedeva opposti lo statunitense Eugene ‘MyRabbiFoo’ Katchalov (foto sopra) e ‘JakusKhan’.

I due, probabilmente provati anche da un torneo tanto estenuante, raggiungevano subito l’accordo per un deal, consegnando a ciascun giocatore la cifra di 120,000$ e lasciando in ballo assieme all’onore del titolo altri 20,000$. Questo sicuramente ha influito nel proseguo del gioco, dal momento che l’azione si è fatta particolarmente vivace, specie se confrontata con quella dei rounds precedenti.

Entrambi i players partivano con degli stack pari a 7 milioni 680,000 chips e bui di 25,600/51,200, con Katchalov che appariva inizialmente in difficoltà scendendo sotto il muro dei 6 milioni piuttosto rapidamente. Ma Eugene è un giocatore estremamente competitivo, che può vantare numerosi piazzamenti WSOP e WPT per un totale di 3 milioni di dollari vinti in carriera di soli tornei live, un bottino che certo non nasce dal caso. E così lo statunitense recuperava pazientemente, e dopo un paio di piatti splittati al cardiopalma, si giungeva alla mano decisiva.
Infatti, dal bottone JakusKhan usciva rilanciando, chiamato da Katchalov.
Il flop si presentava con k 9 8 , e qui si scatenava l’azione. Katchalov primo a parlare sceglieva di puntare, rilanciato da JakusKhan. Eugene non ci stava e rilanciava di nuovo, con JakusKhan che per tutta risposta muoveva tutte le sue chips nel centro del piatto. Katchalov a quel punto chiamava, e si giungeva così ad uno showdown impietoso.
Lo statunitense mostrava infatti k 8 per un’eccellente doppia coppia, mentre JakusKhan veniva pizzicato con le mani nella marmellata ed era costretto a girare un grottesco 10 2 per il più anacronistico dei bluff. Gli dèi del poker per una volta se ne stavano a guardare, così turn e river non portavano clamorose sorprese ed Eugene Katchalov poteva uscire vincitore dalla contesa.

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A rendere ancora più prestigiosa la sua vittoria vi erano i piazzamenti di molti giocatori professionisti che si erano fatti largo attraverso il field, fra i quali spicca il quinto posto di William Thorson ed il settimo di Leo Wolpert, il detentore del titolo di Campione del Mondo della specialità alle WSOP di quest’anno battuto proprio da Katchalov, che legittima così ulteriormente il suo primato.

Ecco infine il payout delle prime posizioni di questo evento:
1°. Eugene ‘MyRabbiFoo’ Katchalov $140,000
2°. JakusKhan $120,000
3°. joe E scar $55,000
4°. imashoku $55,000
5°. William ‘William’ Thorson $27,500
6°. “pilsuhng” $27,500
7°. Leo ‘Pechorin’ Wolpert $27,500
8°. ‘Dokosoko’ $27,500

Per Eugene quindi un’ennesima prova convincente, che fra l’altro rimarca assieme a quella di altri suoi colleghi quanto un giocatore che sia davvero competitivo sappia affermarsi indistintamente sia in contesti live che online. Ma che lui lo fosse, del resto, davvero in pochi potevano ancora non saperlo.
 

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