Nella mani di cash game, quando si arriva al river con quella che si pensa essere la mano migliore, è evidente come il passaggio successivo sia quello di effettuare una value-bet, sperando di ricevere un call. Tuttavia, quando la mano prende una piega inaspettata, è da rivalutare la convizione che quella in nostro possesso sia effettivamente la best hand. Un po' come successo a Paul, giocatore che qualche settimana al Casino Aria ha giocato questa mano.
Best hand all'Aria.. o no?
Ci troviamo al Casino Aria di Las Vegas, dove si sta disputando una bella partita cash-game a bui 2$-5$.
Vedremo la mano dalla prospettiva di Paul, player seduto in posizione di UTG con uno stack di 1.215$.
In questa mano, Paul spilla A Q e opta per una apertura standard a 20$. Foldano tutti sino al giocatore sul cutoff, che possiede uno stack simile a quello di Paul e decide per una 3bet a 60$. Il nostro protagonista, qui, si chiede se sia il caso di 4bettare oppure di limitarsi al call: dopo qualche riflessione, infatti, sceglie di chiamare soltanto.
Flop, quindi, per due (pot 127$)
Q 3 2
Paul fa check. L’avversario va in c-bet per 75$ e Paul, con la sua top-pair, sceglie di chiamare soltanto.
Turn (pot 277$)
5
Ancora check di Paul, il cutoff stavolta spara 200$. Presupponendo di avere la mano migliore, Paul chiama ancora.
River (pot 677$)
A
Per non rischiare di beccare un check dietro, con una mano ora di enorme valore Paul decide di uscire puntando, stavolta 275$. Con grande, enorme sorpresa, l’avversario va in all-in per 900$ complessivi.
A questo punto, il nostro protagonista resta piuttosto spiazzato.
Quali sono le combo di valore dell’avversario? Può avere scale o tris vincenti?
Oppure sta sopravvalutando una mano di minor valore? O sta semplicemente bluffando?
Spot non semplice. Che fareste nei panni di Paul?
La scelta di Paul
Alla fine, Paul chiama.
L’avversario ha A 4 e vince.
C’era modo di salvarsi? Si poteva foldare secondo voi?