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Jason Mercier: la fiducia in se' stessi chiave nel poker

Jason Mercier durante le WSOPE in corso a LondraLo abbiamo scoperto in casa nostra, a quell’EPT di Sanremo dell’Aprile 2008, quando tutta Italia tifava per un Minieri profeta in patria che invece dovette arrendersi di fronte a questo statunitense, allora sconosciuto.

Tuttavia, come ci tiene egli stesso a sottolineare, quello di Jason Mercier non è stato un trionfo casuale, come talvolta accade in questi eventi: "Praticavo già il Texas Hold’em da tre anni, ed anche se Sanremo è stato il primo torneo live che ho vinto avevo già alle spalle qualcosa come tre milioni di mani giocate. Credo di aver giocato più mani di quanto non abbiano fatto il 99% dei professionisti del mondo del poker". Nel 2007, infatti, si era potuto fregiare del titolo di Supernova Elite su Pokerstars, sedicesimo nel mondo ad esserci riuscito.

 

E che quell’affermazione sanremese non fosse frutto solo del caso, abbiamo avuto modo di scoprirlo di lì a poco, quando il giovane Jason è riuscito a inanellare in breve tempo una serie di risultati di rilievo assoluto. Nel giro di sei mesi si piazzò per tre volte a premio alle WSOP, sesto all’EPT di Barcellona, ottavo all’evento da 5,000 sterline Pot Limit Omaha delle WSOPE del 2008 e primo all’evento High Roller dell’EPT di Londra da 20,000 sterline di buy-in. Un po’ troppo, per chiamarla fortuna, come alcuni dei suoi detrattori ancora sembrano sostenere, trovando tuttavia sempre meno proseliti alla luce dei fatti.

A ulteriore dimostrazione di ciò, Mercier alle scorse WSOP è riuscito a centrare il suo primo braccialetto in un evento di Pot Limit Omaha da 1,500$ di buy-in insieme ad altri tre piazzamenti di rilievo. Una carriera live breve, quindi, ma già ricca di soddisfazioni.

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L’americano, che è attualmente impegnato nel day3 delle WSOPE, ci svela quale sia il giusto approccio per poter sperare di raggiungere risultati di rilievo in un mondo che diventa ormai sempre più competitivo come quello del poker: "Credo che la fiducia in se stessi sia una delle chiavi che portano al successo nel poker. Quando mi avvicino ad un torneo cerco di pensare di avere le stesse possibilità di chiunque altro di arrivare in cima, se non maggiori, mi sforzo di avere un atteggiamento positivo cercando di far andare per il verso giusto le cose fin dall’inizio".

E, nonostante i risultati sembrano dargli ragione, Jason non sembra affatto accontentarsi, per una ragione estremamente semplice:“Se smetti di cercare di migliorarti, allora inevitabilmente peggiorerai", conclude.

Concordando con lui, non possiamo non pensare che se chi può già vantare oltre tre milioni di euro vinti solo nei tornei live ha ancora tutta questa voglia di mettersi in discussione ogni volta che si siede ad un tavolo, di certo possiamo trovarla anche noi.

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