Si tratta di uno dei giocatori più forti che sono emersi dall’agguerrita giungla dell’online: nonostante sia un ragazzo giovane e non faccia niente per ricercare una sovraesposizione mediatica, i numeri di Chris Moorman sono lusinghieri e parlano per lui.
Ad appena 23 anni, l’inglese può già vantare 4 milioni di dollari vinti online ed il secondo posto attualmente occupato nella prestigiosa classifica a punti curata da Card Player di Online Player Of the Year, che monitora i risultati dei tornei online più prestigiosi.
Da inglese, Moorman commenta le recenti dichiarazioni belligeranti di Luke Schwartz nei confronti di Tom Dwan: “Dwan è il giocatore più in vista dell’online, tutti vorrebbero batterlo. Schwartz non gode della stessa visibilità ai tavoli high stakes e più in generale, quindi i suoi sono solo intenti pubblicitari. Il che in realtà per il poker è soltanto un bene, perché mantiene l’attenzione viva su di noi”.
Di ben altra indole, il giovane Chris grazie ai suoi risultati d’eccellenza ha recentemente conquistato un posto nella selezionatissima scuderia di Doyle Brunson, che attraverso la Doyle’s Room ha formato una squadra di dieci giovani talenti provenientei dall’online e che ora sono pronti a gettarsi nella mischia anche dal vivo: “E’ un gran riconoscimento per tutto quello che ho fatto, era da molto tempo che ero in cerca di una sponsorizzazione che mi consentisse di frequentare con costanza il circuito live. Se riuscissi anche solo ad avvicinarmi ai risultati ottenuti da Brunson, per me significherebbe aver avuto una carriera straordinaria”.
Il suo è un successo consolidato ormai, non il frutto del caso che può sorridere a tutti in un singolo torneo, e Moorman rivela una delle componenti che hanno dato ai suoi risultati questa costanza straordinaria: “Nonostante sia giovane ho diversi anni di esperienza alle spalle nel Texas Hold’em, e così sono stato capace di seguire l’evoluzione del gioco. Ad esempio, alcune idee strategiche che potevano essere vincenti anche solo un anno fa rischiano di essere completamente superate adesso. Credo di aver seguito con attenzione gli sviluppi in questo senso, considerando anche il modo in cui si approcciano al gioco i miei avversari. In questo senso, potrei dire che la mia miglior qualità è quella di riuscire a stare sempre un passo avanti a loro nella competizione”.
E da un ragazzo che ha vinto così tanto no, non ci sembra una sbruffonata, una volta tanto.