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[VIDEO] Le sportellate che hanno messo fine al testa a testa del Main Event Galactic Series

Quando il torneo finisce a sportellate. I protagonisti del testa a testa che ha segnato la fine del Main Event Galactic Series, 'cladigia' e 'AssoVerdeKk', pokeristicamente parlando se le sono 'date di santa ragione'.

Le ultime mani del torneo hanno registrato un tasso di aggressività fuori scala da parte di entrambi i contendenti: prima di vedere gli spot, ricordiamo il vecchio adagio 'don't try this at home'!

Un call da mal di testa

I fuochi d'artificio iniziano nella quart'ultima mano del torneo. Su grande buio 600k, 'AssoVerdeKk' apre x4 J 9 con 53,7M di stack.

Di Giacomo K Q con 25.5M di stack pusha diretto. Fin qui niente di troppo particolare... Il bello è che 'AssoVerdeKk' snappa!

Il board Q 4 6 3 3 dà il raddoppio a Di Giacomo, che la mano seguente completa 9 K da bottone/sb e poi folda sul push avversario di 27M con A 7 .

E allora spewiamo!

Spot successivo, 'AssoVerdeKk' apre x2 5 3 da bottone, Di Giacomo chiama 9 10.

Sul flop 4 J 8 il patatrac: Di Giacomo checka, 'AssoVerdeKk' punta 4,2M su pot di 2,55M, Di Giacomo pusha e l'avversario snappa per 23M effettivi!

Dopo il turn 8 il titolo del Main Event Galactic Series sembra in tasca a Di Giacomo, ma al river arriva un beffardo 7 che lo vede soccombere con scala contro colore!

Titoli di coda con overpush

Mano seguente, Di Giacomo spilla K 3 da small blind con 22,8M di stack, quindi più di 35bb, e va all-in diretto.

'AssoVerdeKk' vede un A 5 e decide che sono le carte buone per chiamare.

Il board Q 5 5 A J stabilisce che il torneo doveva finire con un full-house del vincitore!

Il video

Ecco le sportellate che hanno messo fine al testa a testa del Main Event Galactic Series: ancora una volta vi ricordiamo l'adagio 'don't try this at home'!

Giornalista
Dopo anni passati a scrivere di altro, in un periodo sabbatico si è appassionato al poker e dal 2012 è diventato il suo pane quotidiano. Intanto ha scritto un paio di libri che niente hanno a che vedere col nostro meraviglioso gioco. Vive in Maremma dove è riuscito a realizzare il sogno che aveva preso forma nella sua mente da piccolo davanti a un 486 con 4Mb di RAM, ovvero lavorare comodamente da casa scrivendo al computer. Laurea magistrale in scienze della comunicazione, da venti anni iscritto all'Ordine dei Giornalisti, prima di conoscere il poker si è occupato di cronaca sulla stampa quotidiana nazionale e di musica su quella periodica, quest'ultima soprattutto per entrare gratis ai concerti. Poi ha creato e diretto per cinque anni un freepress bilingue turistico-locale. Al termine di questa esperienza il suo percorso si intrecciò con il NLHE grazie a un amico che giocava su Full Tilt Poker.