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"I had a set"... In these shorts". Il super bluff di Ted Forshey

Se siete assidui lettori di Assopoker, e se non lo siete non sapete cosa vi perdete, vi sarà capitato di leggere spesso articoli nei quali stigmatizziamo i comportamenti meno educati o più strafottenti al tavolo, becera abitudine dei giocatori più o meno skillati, che vincono o perdono una mano e riversano sui propri avversari epiteti o frasi che non passeranno alla storia come capisaldi del rispetto e dell'etichetta al tavolo da gioco.

Quello che vi andiamo a mostrarvi non sappiamo se rientri nella categoria, anche perché non conosciamo il tono con cui il tutto si è svolto, di sicuro chi ha dovuto fare buon viso a cattivo gioco, probabilmente non l'ha presa benissimo.

Torneo e contesto

Dobbiamo fare un viaggio lungo migliaia di chilometri per raggiungere la location di cui vogliamo parlare, per poi atterrare a Kansas City, dove si stanno svolgendo in questi giorni le RunGood Poker Series.

Il Main Event dal buy-in di 1.100 dollari è stato presentato con un garantito di 200.000 dollari, ma le aspettative dopo la giornata di apertura, sono quelle di raggiungere prima, superare poi e infine distruggere quella cifra.


Il primo dei tre flight è stato giocato ieri alle 17:00 ora locale e si è giocato fino al 12,5% del field, che ha messo mano al min cash.
I giocatori hanno iniziato con 30.000 chip con livelli da 30 minuti a partire dai blind di 100/200 con 200 big blind ante.
Il torneo propone re-entry illimitati e la registrazione è rimasta aperta fino all'inizio del livello 9, quando la durata passa a 40 minuti per segmento.

Il simpatico episodio

In tutto questo saltiamo le pratiche burocratiche, il torneo non ha un grandissimo appeal per il mercato italiano e andiamo direttamente al livello numero 3, quando ancora gli stack sono abbastanza omogenei e si gioca Small Blind 200, Big Blind 400, Ante 400.

I blogger di Pokernews arrivano con la mano già in corso, su un flop che recita a 9 j sul quale Michael Adams e Ted Forshey decidono di checkare.

I due vedono scendere al turn un 10 che mette in condizione Adams di uscire questa volta in puntata a 7.600.

Dopo qualche momento, con l'azione passata al suo avversario, Forshey ci pensa per qualche momento e alla fine dichiara All In inserendo nel pot una Babilonia da 30.000 circa di rotondi pezzetti di plastica.

La reazione di Adams

Adesso sarebbe toccato ad Adams agire e l'azione del suo avversario non gli è certo piaciuta, visto che ha cominciato a tankare per diversi minuti.

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Adams ha scrutato il suo avversario a lungo, ha guardato per parecchie volte le sue carte e alla fine ha passato con una certa rabbia le carte al dealer, dichiarando con stizza il suo fold.

Mentre il dealer si preparava a consegnare le chips al giocatore vincente, Forshey ha pensato bene di esclamare al suo avversario e al tavolo intero "avevo un set...".

Dopo un paio di secondi, lo stesso Forshey completava la sua frase, aggiungendo "In these shorts", mostrando un bluff completo con 3 4 .

Per chi non lo sapesse, con l'espressione "In these short", il giocatore schernisce il proprio avversario mostrando tutt'altro rispetto a quello che ha appena dichiarato.

Un simpatico modo di chiudere la mano, oppure un tentativo maldestro di provocazione? Non lo sapremo mai!

Foto in homepage: Ted Forshey courtesy Pokernews

Poker e Sport Editor
Io sono Andrea Borea, sono nato nel marzo del 1973, e non vengo propriamente da una formazione umanistica, visto che i miei hanno sempre spinto per dare seguito agli interessi di famiglia. Dopo aver fatto per qualche tempo ciò che essi mi consigliavano, Assopoker divenne la mia vita, prima che mi chiamasse Luca Pagano per collaborare al sito PokerPoker.it e dare vita alla Pagano Events. Sono stato il primo a bloggare il Main Event delle WSOP per l’Italia da Las Vegas, nel 2008 e nel 2009. Collaborai alla stesura di due collane, “Lo sport del Poker” e “I segreti del Grande Poker”, entrambi per la Gazzetta dello Sport, sempre per Gazzetta cominciai a scrivere per un paio di anni articoli di Texas Hold’Em, prima di passare in pianta stabile con PokerStars.it. Da 6/7 anni, scrivo per ItaliaPokerClub, BetFair, PokerStarsNews, PokerStarsLearn, Ludos Academy.
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