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Gonfiavano il valore delle chips in un Casinò: tutti arrestati

La malavita internazionale che ha a che fare con le case da gioco di tutto il mondo, non va mai in vacanza, e i Casinò hanno il compito di vigilare a 360 gradi, se non vogliono incorrere in brutte sorprese.

Macao, gioie e dolori

Lo sanno bene in quel di Macao, dove non ne manca mai una, e l'ingegno di chi è abituato a delinquere sembra non avere un limite.

Il nuovo episodio richiama alla mente i film di qualche decennio fa, quando a ingegnarsi era il grande Totò, intento a fabbricare banconote false per sbarcare il lunario.

Il nome della casa da gioco oggetto della truffa non è stato reso noto, ma si sa che il modus dei truffatori che hanno provato a farla franca, è stato al contempo geniale e bizzarro.

I giocatori sono riusciti infatti a manomettere il valore nominale delle chips di taglio piccolo, 100 HKD, equivalenti a circa 13 dollari, in modo che sembrassero da 10.000 HKD, 1.300 Dollari.

Il danno

Gli investigatori del Casino prima e del distretto interessato poi, hanno sequestrato un totale di 33 chips falsificate che hanno creato un danno di circa 200.000 alla Casa da Gioco, per poi arrestare cinque sospetti, tutti provenienti dalla Cina Continentale, ancora all'interno del Casino.

Altri tre sono riusciti a scappare sulla terraferma, ma pare senza successo, braccati e fermati a poche ore dal misfatto.

Pare che i truffatori si siano approfittati della estrema somiglianza della colorazione tra le chips da 100 e quella da 10.000, intervenendo sulla scritta con un sofisticato sistema architettato fuori dal Casino.

Alcune delle fiches sono state utilizzate da quattro dei sospetti ai tavoli di baccarat prima di essere incassate intorno alle 22:30, ha detto la polizia. La truffa è stata scoperta quando un croupier con gli occhi d'aquila che maneggiava una pila di fiches da 10.000 HKD, ha notato che alcune sembravano leggermente diverse.

Poker e Sport Editor
Io sono Andrea Borea, sono nato nel marzo del 1973, e non vengo propriamente da una formazione umanistica, visto che i miei hanno sempre spinto per dare seguito agli interessi di famiglia. Dopo aver fatto per qualche tempo ciò che essi mi consigliavano, Assopoker divenne la mia vita, prima che mi chiamasse Luca Pagano per collaborare al sito PokerPoker.it e dare vita alla Pagano Events. Sono stato il primo a bloggare il Main Event delle WSOP per l’Italia da Las Vegas, nel 2008 e nel 2009. Collaborai alla stesura di due collane, “Lo sport del Poker” e “I segreti del Grande Poker”, entrambi per la Gazzetta dello Sport, sempre per Gazzetta cominciai a scrivere per un paio di anni articoli di Texas Hold’Em, prima di passare in pianta stabile con PokerStars.it. Da 6/7 anni, scrivo per ItaliaPokerClub, BetFair, PokerStarsNews, PokerStarsLearn, Ludos Academy.
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