Dopo un avvio stentato che lasciava presagire il peggio, il Main Event WSOP ha fatto registrare complessivamente 6.683 partecipanti, un numero in leggera crescita rispetto alle ultime due edizioni figlio probabilmente del primo premio garantito da 10 milioni di dollari.
Lo scorso anno il field era infatti composto da 6.352 giocatori, mentre due anni fa da 6.598: bisogna tornare al 2011, quando vinse Pius Heinz, per trovare un numero superiore. Allora gli iscritti furono 6.865, ma naturalmente il mercato anche soltanto due anni fa vantava numeri superiori a quelli odierni.
Del resto, dopo due anni consecutivi che presentavano numeri in calo, non a caso l'organizzazione delle World Series Of Poker ha pensato di tirare fuori dal cilindro un rotondo primo premio garantito, che potesse solleticare la fantasia e far parlare di sé. Obiettivo probabilmente raggiunto, sebbene in maniera non particolarmente originale, visto che da sempre il payout dei tornei è stato pensato per dare ampio risalto mediatico al denaro consegnato al vincitore.
Il meccanismo del sogno è quindi sempreverde? Sì ma non troppo, visto che ragionevolmente a Las Vegas si aspettavano un numero un po' superiore, anche se realisticamente nessuno lo ammetterà mai. Del resto, l'attuale scacchiera del poker online non può che riflettersi in modo negativo sui numeri di un torneo a cui certo tutti vogliono partecipare, ma che costa pur sempre 10.000 dollari, per non parlare delle spese.
Che si comprerà il vincitore del Main Event WSOP? Certo, non un autolavaggio...
In altre parole, con gli statunitensi impossibilitati a qualificarsi online - se non in poche e tutt'altro che densamente popolate isole felici - è chiaro che una bella fetta di coloro che potrebbero potenzialmente prendere parte al torneo è tagliata fuori, bacino a cui certamente in passato la manifestazione ha attinto per rimpolpare le proprie fila.
I numeri del Main Event sono sempre guardati con attenzione dagli addetti ai lavori, essendo comunemente considerati un po' come il "termometro" dello stato di salute del poker, sebbene non tutti si dicano concordi da questo punto di vista. Quel che in ogni caso appare più di un semplice scenario ipotetico, è che senza il famoso premio da dieci milioni di dollari avremmo assistito al terzo anno consecutivo di impoverimento del field.
Questo ha fatto sì che il balzo fra il primo ed il secondo posto sia enorme: chi verrà sconfitto in heads-up riceverà infatti poco più di cinque milioni di dollari, cifra naturalmente clamorosa in assoluto ma è chiaro che pensare ad un tavolo finale senza alcun deal (a meno di scenari imbarazzanti di chipleading, che pure sono possibili) appare irrealistico.
Tuttavia, è decisamente presto per pensare al gran finale: ci aspettano ancora lunghe giornate di poker, i soldi (visti i 693 premiati) sono ancora parecchio distanti.