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Guo Meimei: la escort high stakes che organizzava home games in Cina

L'affascinante 23enne Guo Meimei potrebbe essere paragonata a Molly Blom, la principessa degli High stakes di Hollywood. Il confronto ci sta tutto: Guo era considerata la reginetta delle partite private in Cina, fino al suo arresto, un mese fa, a causa di un giro di scommesse clandestine legale alla Coppa del Mondo (altro punto in comune con la bella Molly).

Grazie alla conoscenza con un top player straniero (che aveva conosciuto nei suoi numerosi viaggi a Macao), organizzava home games a Pechino, incassando dal 3% al 5% di rake.

Sui social network era considerata un vero "fenomeno": aveva circa un milione (!) di followers su Weibo, (la versione cinese di Twitter) attratti dal suo sguardo innocente, dal viso d'angelo e da un fisico che non provocava certo indifferenza (per usare un eufemismo). Sensazioni quasi contrastanti che l'avevano resa popolare in Cina, troppo...

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E’ proprio grazie all'amicizia con alcuni top players dello StarWorld casinò che ha iniziato a giocare a poker.

Il Governo di Pechino ha però iniziato la sua battaglia contro la corruzione. Caduti in disgrazia i re Paul Phua e Jerry Young, tutta la corte è finita nella rete della polizia e proprio le autorità non hanno fatto sconti neanche per le cortigiane più in vista. Semmai il suo arresto è stato dato “in pasto” ai media, proprio per dare il buon esempio.

China Central Television ha messo in onda un video che svela l'origine delle ricchezze di Guo Meimei: c'è una timida confessione della ragazza e l'intervista ad un ex fidanzato e una sua assistente.

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Il suo problema? Amava troppo i soldi: l’affascinante 23enne gestiva un sindacato di scommettitori, organizzava partite illegali di poker e vendeva il suo corpo per 100.000 yuan (circa 16.000 dollari). "Non ho mai avuto problemi nel trovare clienti: gli uomini erano disposti a pagare qualsiasi cifra pur di dormire con me per una notte. Alcuni mi hanno ricoperta d’oro, con un businessman avevo un accordo speciale".  Guo però non ha fatto nomi dei players high stakes che la frequentavano ma era legata, in particolare, ad un reg straniero del Big Game di Macao.

E’ stata arrestata durante i campionati del Mondo di calcio, nella maxi retata sulle scommesse clandestine. Con lei sono finite in manette altre 7 persone, ma non è ancora chiaro se è la stessa operazione che ha portato all'arresto di Phua e soci.

Guo Meimei, sui social network, ostentava la sua ricchezza (era arrivata addirittura a mostrare il saldo del conto bancario di 10 cifre), documentando viaggi in tutto il mondo, vestiti firmati d'alta moda, fuoriserie, scatti che la ritraevano dietro a pile infinite di chips a Macao, e poi le sue curve pericolose messe in vetrina e che ogni giorno attiravano nuovi curiosi su Weibo. Una vita al massimo, da ballas, ma fatta di eccessi e per questa molto breve.

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Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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