E' da tempo uno dei giovani torneisti più stimati, prima come player online e poi anche live. Justin "Zeejustin" Bonomo si porta però dietro una reputazione non proprio immacolata, dovuta ai guai in cui si è cacciato spesso e volentieri. E sarebbe proprio questa sua "inaffidabilità" all'origine del mancato rinnovo del suo contratto di sponsorizzazione con Bodog.
Non si può infatti certo parlare di mancanza di risultati, visto che Justin si è fatto ben notare alle ultime WSOP con un ottimo tavolo finale nell'evento da 40.000$ di buy-in, poi vinto da Vitaly Lunkin e nel quale zeejustin si è disimpegnato alla grande, uscendo poi quinto in maniera sfortunata.
Inoltre nel 2009 Justin ha portato a casa anche una prova del WSOP Circuit, aggiudicandosi il Caesars Palace Championship in heads up contro un illustre collega: Michael "the grinder" Mizrachi. Furono altri 227mila dollari in cascina per lui, a sottolineare un'annata certo non da buttare via.
Dunque no, non è la qualità del Justin giocatore ad aver fatto desistere il management della poker room statunitense dal continuare a tenerlo fra i testimonials. E' stata piuttosto la paura che il ragazzo "ci ricaschi": più volte Bonomo è stato al centro di casi di multiaccounting, che lo hanno fatto bannare a vita da rooms come PartyPoker e PokerStars.
Tutto questo, avranno valutato negli uffici dirigenziali di Bodog, è una potenziale perdita d'immagine per la room che, dopo la defezione di Jean-Robert Bellande, si ritrova adesso con due soli pro in scuderia: David Williams ed Evelyn NG. Pochi ma buoni. E belli...