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Barry Greenstein e la vita da torneista: resoconto del mese di gennaio

Barry Greenstein, giocatore sulla cresta dell’onda da quasi 20 anni e vincitore in carriera di tre braccialetti WSOP e di tre eventi del World Poker Tour, ha deciso di raccontarci – mese dopo mese – di tutti gli eventi a cui parteciperà in questo 2010.

Lo scopo è difatti quello di fornirci un interessante e dettagliato riepilogo di tutte le spese che andrà a sostenere e naturalmente di tutte le eventuali vincite conseguite, in modo da poter offrire alle giovani leve un quadro più preciso di quanto possa costare la vita da torneista live.

“Devo dire che faccio proprio un bel lavoro e fa parte dei miei compiti mettere in evidenza la toppa di PokerStars ogni volta che vado a giocare ad un torneo live. Per darvi un’idea di quanti eventi siano sponsorizzati da questa room, sappiate solo che ultimamente mi hanno riferito che stanno organizzando il loro decimo tour...su Giove!! Si chiamerà Jupiter Poker Tour.

Per ottenere questo incarico, ho fatto valere la mia reputazione di giocatore in grado di centrare diversi final table in eventi con copertura televisiva. In questo modo il logo di PokerStars può essere visto da molti potenziali nuovi clienti. Senza questi soldi extra, giocare i tornei di poker per campare diventa una faccenda piuttosto complicata.

Attualmente ho un ROI (ritorno sull’investimento) di circa il 100%, con 7 milioni di dollari vinti a fronte di circa la metà consumati in buy-in per le varie manifestazioni a cui ho partecipato, ma senza contare tutte le altre spese accessorie. Quando fate il calcolo di quest’ultime e perdete la possibilità di far soldi nelle partite di contorno ai vari eventi, allora la carriera da torneista live può essere economicamente conveniente solo se finalizzata ad un contratto di sponsorizzazione. Tuttavia conosco anche parecchi giocatori, professionisti e non, a cui piace partecipare saltuariamente a grandi eventi nella speranza di centrare qualche buon risultato, con ovvia soddisfazione personale ma anche per godere di una certa notorietà.

In questo 2010 ho intenzione di scrivere di tutti i tornei a cui prenderò parte e poi farò anche un elenco delle varie spese sostenute. Al momento posso già contare su un buco nel bilancio pari a più di 100.000 dollari, creatosi perchè sono uscito in bolla nell’evento High Roller dell’Aussie Millions in Australia. Ma non mi preoccupo troppo. Preferisco fare così che piuttosto come altri giocatori che cominciano a portare i conti solo da quando vanno in attivo.

Aggiungerò al prospetto spese il costo per un volo aereo in classe economica e 200$ per ogni notte che devo trascorrere in albergo, perchè questo è più o meno il budget su cui un giovane aspirante torneista dovrà fare affidamento durante il corso di un intero anno di gioco.

1. PCA Bahamas Main Event
Buy-In: 10,300$
Biglietto aereo: 1,000$
Vitto e alloggio: 1,000$
Cashout: 0$
Bilancio: -12,300$

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2. PCA High Roller Event
Buy-In: 25,500$
Biglietto aereo: 0$
Vitto e alloggio: 400$
Cashout: 0$
Bilancio: -$38,200$

3. Aussie Millions High Roller
Buy-In: 91,000$
Biglietto aereo: 2000$
Vitto e alloggio: 600$
Cashout: 0$
Bilancio: -$131,800$

4. Aussie Millions Main Event
Buy-In: 9,500$
Biglietto aereo: 0$
Vitto e alloggio: 1,000$
Cashout: 18,200$
Bilancio: -$124,100$

Riassunto del mese di gennaio: nei tornei di poker, il successo o il fallimento si materializzano spesso in seguito ad una o due azioni decisive. Al Main Event del PokerStars Caribbean Adventure sono stato eliminato proprio a ridosso della zona premi con AA in all-in preflop. Comunque, anche se avessi vinto quella mano sarei rimasto lo stesso sotto l’average. All’High Roller, invece, ho floppato un set ma ho perso poi contro un colore al river di John Duthie.

All’High Roller dell’Aussie Millions, ero il chip-leader quando eravamo ancora in sette a giocare e con 5 posizioni pagate. Ho purtroppo perso un piatto colossale con KK contro JJ per un quantitativo di chips pari a circa il 40% di tutte quelle in gioco. Ho accarezzato l’idea di vincere il milione di dollari in palio per il primo classificato fino al turn, quando un Jack mi ha fatto uscire ancora una volta in bolla. Al Main Event ho fatto invece 50esimo, dopo essere stato tra i chip-leader del Day 2.”

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