Houston abbiamo un problema. Là dove tutto è nato, potrebbe un giorno finire per colpa dell'uso inappropriato della tecnologia ai tavoli.
Un’altra notte di poker tra luci e ombre in Texas, nell’epicentro dei poker club d’oltreoceano (nello stato più conservatore degli USA dove non sono stati legalizzati i circoli di poker ma sono solo tollerati), nella JokerStars Poker Room della città texana, un’ordinaria serata di gioco si è tramutata in uno scandalo che rischia di lasciare una bella macchia ai tavoli da gioco e sulla reputazione di un’intera comunità pokeristica nello stato del sud.
La notte di domenica, da una semplice partita a no limit hold’em si è trasformata in una frode a alta tecnologia, grazie a un trio di truffatori arditi e ben orchestrati.
Ce lo racconta una voce autorevole del poker mondiale: Will Shillibier capo redattore di PokerNews.

In questo Articolo:
La storia e i protagonisti della partita truccata
L’episodio si sviluppa come in un copione di un film di Hollywood, con in scena tre protagonisti: Carlito, un ex dipendente del club ormai a fine corsa, e i suoi complici Marcelo e Ivan, due ospiti invitati da lui stesso.
Un controllo delle telecamere di sicurezza ha smascherato l’inganno, svelando un complotto ai limiti della fantascienza. Con l’uso di tecnologia RFID, un lettore di carte occultato tra le mani, e un mazzo preparato e truccato, questi giocatori sono riusciti a ribaltare le regole del gioco e assicurarsi un vantaggio sleale, che ha permesso loro di conoscere in tempo reale il valore delle carte coperte, creando così un terreno a loro favorevole, un terreno truccato e ingiusto.

Tecnologia RFID nei casinò
Si tratta della tecnologia di identificazione a radiofrequenza (Rfid) che viene utilizzata - in genere nei casinò - per verificare e monitorare l'uso, la posizione e il valore delle fiches utilizzate nei giochi da tavolo. Le fiches infatti contengono un microchip che viene identificato dal sistema Rfid, così i manager delle sale da gioco possono sapere, ricostruire e conoscere ogni movimento delle chips.
Il proprietario del locale, Jerry Yen, ha raccontato con amarezza come le immagini di sorveglianza abbiano portato alla luce il loro piano. Il direttore generale, Jason Marshall, ha affrontato Carlito in modo diretto e senza troppi giri di parole, mentre i due complici (convocati) sono riusciti a scappare.
La verità, una volta scoperta, ha lasciato poche alternative: il giovane truffatore ha ammesso di aver tentato quel gioco sporco, ha confessato il suo errore e vede ora il suo nome scritto tra le pagine più tristi del poker statunitense.
Carlito, che aveva contribuito alla promozione della sala anche come ambasciatore del club, si è visto subito togliere la tessera a vita. Un ovvio ostracismo totale nei suoi confronti che riflette la volontà del locale di mettere un freno all’onda lunga dei comportamenti disonesti.
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Il club ha rimborsato tutti i giocatori coinvolti
Il club, che dichiara di aver restituito tutte le somme perse ai giocatori coinvolti, si esprime con amarezza . “È una grande delusione non solo per noi, ma per l’intera comunità del poker,” si legge nel comunicato ufficiale. Eppure, per affrontare il futuro, JokerStars promette di blindare il sistema con carte da gioco personalizzate e più sofisticate, meno vulnerabili ai tentativi di imbroglio.
Nel frattempo, come spesso accade in questi casi, emergono i messaggi privati di Carlito stesso, confessioni scritte in privato che rivelano un senso di pentimento e, forse, di consapevolezza: “Sono appena stato trascinato in questo "sistema". Ho ammesso di aver preso la decisione sbagliata. Chiedo scusa a Jerry e a tutti gli altri. Ho ammesso il mio errore e sono pronto a pagare il prezzo”.
Il truffatore lamenta di aver guadagnato dalla truffa 400 dollari circa ma la sala gli ha confiscato tutto quello che aveva in tasca, circa 2.700 dollari.

Giocare nei circoli in Texas è legale?
In Texas è legale nei circoli di poker privati? In realtà non esiste una legge che autorizza i club, nonostante negli ultimi anni vi sia stata l’apertura di un numero importante di card rooms. Il Texas, essendo uno stato molto conservatore, non ha una legge sul gambling che sia chiara e lineare.
La legge sul gioco d’azzardo statale ritiene che vi sia reato penale se un gruppo di persone stanno giocando a giochi di carte real money. Però il giudice può, in sede dibattimentale, riconoscere delle eccezioni agli accusati:
1 – la partita è disputata in un luogo privato
2 – nessuna persona riceve un beneficio economico tranne le vincite da gioco (quindi, in teoria non dovrebbe esserci rake)
3 – ad eccezione del vantaggio determinato dalle skill o dalla fortuna, il rischio di perdere e le possibilità di vincere deve essere lo stesso per tutti i partecipanti alla partita.
Per la Texas Gambling law, è reato penale “organizzare una location destinata al gioco d’azzardo”. I circoli texani si difendono sostenendo che il poker, essendo un gioco d’abilità e non di azzardo, non può rientrare in questa fattispecie.
Nuove sfide per l'industria del poker: contrastare l'uso sbagliato della tecnologia
Ciò che emerge ora è un quadro complesso di colpe, debolezze, e soprattutto di un senso di incertezza che coinvolge un intero settore, quello del poker dei club del Texas (ma non solo) che si deve confrontare con un nemico invisibile, ma sempre più velenoso: l’uso perverso della tecnologia.
Può essere purtroppo un problema anche per tutte le sale del Mondo, soprattutto quelle che hanno meno risorse. Gli standard di sicurezza devono aumentare e andare di pari passo con lo sviluppo tecnologico.
Gli inganni di questo tipo – carte RFID, dispositivi nascosti, sistemi di comunicazione clandestini – rappresentano l’ultima frontiera di un mondo dove il gioco d’azzardo si trasforma in una moderna guerra tra onestà e inganno, tra regole e illegalità.
L'imbroglio high tech sta rapidamente diventando una preoccupazione crescente nel mondo del poker, poiché i progressi tecnologici rendono più facile per i giocatori disonesti ottenere un vantaggio ingiusto.
“Sono appena stato trascinato in questo "sistema". Ho ammesso di aver preso la decisione sbagliata. Chiedo scusa a Jerry e a tutti gli altri. Ho ammesso il mio errore e sono pronto a pagare il prezzo”.
Carlito, l'esecutore del piano dei bari
I metodi tradizionali di imbroglio, come la collusion o le carte segnate, vengono ora sostituiti da strumenti più sofisticati come carte da gioco con tecnologia RFID, dispositivi di scansione nascosti e sistemi di comunicazione wireless. Queste tattiche consentono ai truffatori di identificare istantaneamente il valore delle carte e di condividere informazioni in tempo reale senza essere scoperti.

Tra luci e ombre, il poker sta affrontando una sfida difficile, e il suo stesso futuro dipende dalla capacità di resistere alle tentazioni di un progresso che, se usato male, può sottrarre al gioco la sua essenza più autentica: la sfida leale tra avversari