Vai al contenuto
peters all-in bluff

"Non avevo la sensazione che avrebbe chiamato" David Peters spiega il super bluff a Martin Kabrhel al SHR WSOP

Tra le giocate degne di nota che ci ha regalato questa edizione World Series Of Poker spicca il super bluff di David Peters ai danni di Martin Kabrhel al 250k$ Super High Roller.

Non sono pochi ad aver già inserito la giocata nella lista dei cinque migliori bluff della storia del poker. Ai microfoni di PokerGo David Peters ha spiegato il 'thinking process' del push con cui ha portato l'avversario a foldare trips.

"Un flop standard"

La action è nota: dopo il raise x2 di Kabrhel da hijack con 10 8 , chiamano Daniel Negreanu da cutoff con A J e David Peters da big blind con A J .

Su flop 8 8 J Kabrhel cbetta, Negreanu chiama e Peters rilancia, Kabrhel va in fourbet per il fold di Negreanu e il call di Peters.

"Al flop, dopo che Martin punta e Daniel chiama, ho deciso di andare in check-raise per togliere un po' di equity e non dare troppe informazioni sulla mia mano. Martin ha cliccato 1,4 milioni e io ho chiamato. Abbastanza standard a questo punto. Il turn è un tre, io checko, lui pensa un po' e checka a sua volta".

Non avevo la sensazione che avrebbe chiamato ed è andata bene

David Peters

Le due chiavi del push river

Peters spiega poi che la decisione di andare all-in al river si è basata su due assunti. Il primo riguarda le mani che assegnava a Kabrhel.

"Il river è una blank. Checko, lui betta due milioni su un pot di quattro milioni e mezzo, più o meno. Mi è sembrato che avesse un sacco di mani 8x, tanti K8 e A8. Non sembrava pronto a giocarsi tutto lo stack nella bolla, quindi ci ho provato e basta".

L'altro le carte che aveva in mano lui stesso:

Scopri tutti i bonus di benvenuto

"Avevo buoni blocker per il progetto nut di colore, con **As* e avevo qualche blockers di full con il jack. Quindi sì, ci ho provato, non avevo la sensazione che avrebbe chiamato ed è andata bene. E' stata una nice hand da incassare a quel punto del torneo."

A Davies il torneo più costoso delle WSOP

Il torneo in cui è andato in scena il super bluff di Peters ai danni di Kabrhel era il più costoso di questa edizione World Series Of Poker, avendo un buy-in di duecentocinquantamila dollari.

Gli iscritti sono stati 63. Alla fine Martin Kabrhel è uscito settimo per 674.359$ di premio, mentre Peters ha alzato bandiera bianca subito dopo, in sesta posizione, per una moneta di 826.348$.

Il bracciale è andato a Seth Davies che nel testa a testa per la vittoria ha avuto la meglio su Alex Foxen.

Il video

Cliccando sul riquadro la riproduzione dello streaming avrà inizio al momento esatto della mano:

Giornalista
Dopo anni passati a scrivere di altro, in un periodo sabbatico si è appassionato al poker e dal 2012 è diventato il suo pane quotidiano. Intanto ha scritto un paio di libri che niente hanno a che vedere col nostro meraviglioso gioco. Vive in Maremma dove è riuscito a realizzare il sogno che aveva preso forma nella sua mente da piccolo davanti a un 486 con 4Mb di RAM, ovvero lavorare comodamente da casa scrivendo al computer. Laurea magistrale in scienze della comunicazione, da venti anni iscritto all'Ordine dei Giornalisti, prima di conoscere il poker si è occupato di cronaca sulla stampa quotidiana nazionale e di musica su quella periodica, quest'ultima soprattutto per entrare gratis ai concerti. Poi ha creato e diretto per cinque anni un freepress bilingue turistico-locale. Al termine di questa esperienza il suo percorso si intrecciò con il NLHE grazie a un amico che giocava su Full Tilt Poker.
MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI