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WSOP 2025, intervista esclusiva a Gianluca Cabitza al Day 4: "soldi importanti, ma voglio entrare nella storia"

Una cavalcata iniziale alla quale Gianluca Cabitza è spesso abituato, per via della sua smodata aggressività nelle parti iniziali dei torni a cui partecipa, a cui manca l'acuto finale, che deve passare intanto dalla conquista della bandierina statunitense, che dovrebbe essere cosa fatta a meno di clamorose catastrofi all'alba del Day 4 delle WSOP 2025 di oggi, e poi, vista la lunghezza del torneo, da tutte le tappe che portano fino al tavolo finale di metà luglio.

Appena terminato il Day 3 della notte passata, Assopoker ha contattato il giocatore di Cagliari, completamente assorbito da una notte che ha portato via energie fisiche e mentali come vi ha dato conto il nostro Domenico Gioffrè nel nostro primo report di giornata, che lo hanno comunque portato ad essere nella top 20 del torneo più importante di queste WSOP del 2025.

L'intervista esclusiva a Gianluca Cabitza

Qual è stato finora il momento chiave del tuo Main Event, il colpo che ha davvero cambiato tutto per te?

Al Day 2D, annunciano le ultime tre mani. Bui 1k/2k, e apro 2bb da UTG+1 con AA e 170k dietro.
Un giocatore da middle pusha per 55k, il bottone con 340k chiama.
Decido di shovare diretto sperando in un call quasi certo anche da parte del bottone…
Invece folda, mostrando QQ!
Si va allo showdown: io con AA contro AQ.
Flop 9 alta… e river cade la Q, l’unico out che mi avrebbe eliminato se il bottone non avesse foldato.
Diciamo che qualcuno da lassù ha deciso di proteggermi

Come stai gestendo la pressione a questi livelli? Segui un tuo rituale tra i tavoli o ti lasci trasportare dall’adrenalina?

Non sento troppa pressione, sono abituato a field duri, anche se per restare lucido tutto il Day, per me è fondamentale seguire una buona alimentazione, allenarmi la mattina e soprattutto dormire bene.
La vera benzina è il riposo: la testa dev’essere sempre fresca.

Lo straordinario stack di Gianluca Cabitza

Bandiera in valigia

Dall’Italia ti stanno seguendo in tanti: ti senti un po’ come il portabandiera del poker azzurro in questo momento?

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Mi sento il portabandiera della mia terra: la Sardegna, tanto è vero che ho messo in valigia la bandiera dei Quattro Mori…
Chissà che non la veda sventolare in alto tra qualche giorno

Busta di fine Day 3

Sei più concentrato sul piazzamento e sui soldi, o sogni davvero il braccialetto e il titolo di campione del mondo?

Sogno il braccialetto, senza dubbio; sono consapevole che è ancora presto per fare i conti e non sputo sui soldi, ovvio: arrivare in fondo può cambiarti la vita.
Ma entrare nella storia… quello non ha prezzo. Il mio focus è tutto sul titolo.

Chi è la prima persona a cui hai pensato arrivando al Day 4? E chi ti ha supportato fino ad ora, anche a distanza?

A mia moglie e mia figlia, che mi supportano e mi sopportano ogni giorno, se sono qui, è anche e soprattutto grazie a loro.
Poi ci sono tanti amici… alcuni veri, altri un po’ meno. Ma sono felice di rendere felici i primi… e far rosicare un po’ i secondi
.

Gianluca Cabitza: Braccialetto? Piangerei a dirotto

Hai notato particolari tendenze tra i tuoi avversari in questo Main Event? C’è un livello di aggressività più alto rispetto ad altri tornei?

In realtà no. C’è molto attaccamento allo stack, poca voglia di compromettersi.
Qualche avversario aggressivo l’ho trovato… ma l’ho rimesso subito al suo posto
.

Immagina di vincere il Main Event: qual è la prima cosa che faresti, appena messo al polso il braccialetto?

Voglio essere sincero: piangerei come un bambino

"C'è chi pensa che sia impossibile prendere parte a tutti i tavoli finali dei tornei a cui si partecipa. Questo è vero per tutti. Tranne per chi li racconta".