Il caso Ivey tiene banco anche dall’altra parte del mondo: in Australia, durante le WSOP Asian Pacific non si parla d’altro.
A sbilanciarsi è l'amico Daniel Negreanu: d'altronde si deciderà - nei prossimi giorni - sulla legittimità della vincita da 7,7 milioni di sterline, non proprio due noccioline.
Kid Poker ha dato vita ad una discussione animata al suo tavolo durante l'evento 1.600 $ Terminator.
"Penso che Phil vincerà la causa" ha affermato la stella di PokerStars a Jonathan Little e agli altri giocatori presenti al tavolo, come riportato da un giornalista di PokerListings in sala.
La tesi di Negreanu è chiara: "Ivey ha solo preso un vantaggio sfruttando le informazioni che erano a sua disposizione".
Originale il suo punto di vista sulla vicenda che può essere positiva per i casinò: "le case da gioco avevano bisogno di una pubblicità del genere: far sapere al mondo che tutti i loro giochi sono battibili".
Un forte richiamo per i gamblers, ma tale frase non va decontestualizzata: al tavolo c’era il re dei professionisti (Phil Ivey) che ha sfruttato un errore di fabbricazione delle carte e, trattando alcune regole, si è preso un bel vantaggio. Si è giocato non in condizioni normali: in genere è il banco ad avere un edge matematico nel baccarat.
Negreanu batte il tasto su un altro aspetto: "il casinò potrebbe chiamare in causa il produttore delle carte difettose". La tesi quindi è chiara per il giocatore di Toronto: Ivey ha sfruttato un leak del casinò, non c'è nessun trucco o inganno. Tutti i players presenti al tavolo hanno dato ragione al veterano canadese.
"E' così romantico battere un casinò... Faranno un film su questa storia". In effetti, la vicenda potrebbe riscuotere un successo enorme sul grande schermo. Questa decisione è destinata a condizionare, nei prossimi anni, il rapporto tra casinò e clienti: vedremo cosa decideranno i giudici.